Veglia pasquale celebrata in orario compatibile con il “coprifuoco” e niente manifestazioni religiose esterne. La Diocesi di Teggiano-Policastro si appresta a vivere la Settimana Santa e per questo motivo sono state rese note le disposizioni da rispettare.
Viene ribadita la necessità che i fedeli partecipino in presenza alle celebrazioni liturgiche nel rispetto della normativa riguardante gli spostamenti sul territorio e delle misure precauzionali contenute nel Protocollo CEI-Governo Italiano.
“Solo dove strettamente necessario o realmente utile, si favorisca l’uso dei social media per la trasmissione delle Celebrazioni. L’eventuale ripresa in streaming sia in diretta e mai in differita e venga particolarmente curata nel rispetto della dignità del rito liturgico – si spiega – I fedeli impossibilitati a frequentare la propria chiesa potranno seguire le celebrazioni che i media cattolici trasmetteranno in diretta a partire da quelle presiedute dal Santo Padre”.
Domenica 28 marzo, solennità delle Palme, il rito si svolgerà all’interno della chiesa evitando che i fedeli si muovano dal loro posto e limitando la processione, dall’ingresso al presbiterio, ai soli celebranti e ministranti. Ogni fedele potrà portare con sé il ramo di ulivo o di palma. Non è consentita la consegna o lo scambio dei ramoscelli. Eventuali Celebrazioni all’aperto andranno concordate ed autorizzate dalle autorità civili competenti. Anche nel caso di Celebrazioni all’aperto, il parroco è responsabile dell’attuazione delle norme di sicurezza e anticontagio.
La Messa crismale sarà presieduta dal Vescovo, Monsignore Antonio De Luca, nella Cattedrale di Teggiano, mercoledì 31 marzo alle ore 17:00. A motivo delle attuali restrizioni la partecipazione dei presbiteri, dei diaconi e dei fedeli dovrà essere necessariamente contingentata secondo un criterio di rappresentanza ma tutti, sacerdoti e fedeli, potranno seguire la Celebrazione tramite la pagina Facebook della Diocesi.
“Compatibilmente con le possibilità delle singole Parrocchie si suggerisce, come segno di unità, di organizzare la visione comunitaria della Messa Crismale, predisponendo dove possibile un maxi schermo in Chiesa – si legge – Per evitare ogni possibile confusione nei fedeli si spieghi che non si tratta di partecipare in senso stretto alla Celebrazione ma, considerate le restrizioni causate dalla pandemia, è un modo per seguire unendosi spiritualmente al Vescovo e alla Chiesa diocesana. Per questi motivi è vietata la distribuzione della Comunione durante la trasmissione”.
Gli Oli santi, preparati nelle bottigliette di plastica per il trasporto, saranno affidati unicamente ai Vicari Foranei che organizzeranno la consegna alle parrocchie del loro territorio.
Il Giovedì Santo si omette la lavanda dei piedi nella Messa “in Coena Domini”. Sarà omessa, dove è consuetudine, anche la benedizione e la distribuzione del pane. È consentito allestire, in modo sobrio e nel rispetto delle norme liturgiche, l’altare della reposizione a condizione che vi sia lo spazio necessario ad evitare assembramenti. Non è permessa la processione da una chiesa all’altra. Per l’adorazione dopo la Celebrazione e per la chiusura della chiesa dovranno essere considerati gli orari del coprifuoco.
Il Venerdì Santo, nella celebrazione della Passione, l’atto di adorazione della Croce mediante il bacio sarà compiuto solo dal presidente della celebrazione. I fedeli si uniranno dal proprio posto, con il gesto personale del genuflettersi, senza alcuna processione.
La Veglia pasquale potrà essere celebrata in tutte le sue parti come previsto dal rito, in orario compatibile con il coprifuoco. Sarà celebrata una sola Veglia in ogni Parrocchia. Non è consentita la processione dei fedeli dopo l’accensione del Cero. Come negli altri riti della Settimana Santa, i fedeli parteciperanno ai vari momenti senza muoversi dal proprio posto. Non è consentita la distribuzione, in qualsiasi forma, delle boccette con l’acqua benedetta alle famiglie.
I parroci dovranno tenersi informati su possibili ulteriori restrizioni disposte dalle autorità civili.
Dal 4 aprile, si ricorda, diventerà obbligatorio in tutte le parrocchie italiane l’utilizzo della terza edizione italiana del Messale Romano.
– Claudia Monaco –