Far nascere la speranza dal dolore per la perdita di una persona cara. E’ questo il desiderio di Betty e Mariele De Paola e della loro madre dopo la scomparsa inaspettata del papà, il signor Angelo De Paola di Teggiano, venuto a mancare qualche giorno fa in seguito alle complicazioni dovute all’infezione da Sars-COV-2.
Angelo, padre e nonno molto attivo e instancabile, a fine febbraio ha iniziato a manifestare i primi sintomi del virus e così da subito, anche grazie al supporto della figlia medico Mariele, ha ricevuto una diagnosi precoce e un’iniziale terapia specifica. Purtroppo nello stesso periodo anche la moglie Giuseppina viene ricoverata dopo essere risultata positiva al Covid così come il resto della famiglia che, fortunatamente, oggi si è negativizzata. “Durante i primi giorni papà non ha manifestato sintomi che destassero preoccupazione e la malattia pareva destinata a un decorso normale e ragionevolmente positivo” raccontano le figlie. Ma a inizio marzo, dopo le iniziali cure domiciliari, Angelo è stato ricoverato al “Luigi Curto” di Polla per l’aggravarsi della sua situazione respiratoria e, a causa di una polmonite bilaterale provocata dal Covid, dopo una settimana è stato trasferito nell’ospedale napoletano “San Giovanni Bosco” per le eventuali cure di secondo livello nel caso ve ne fosse stato bisogno. E’ qui che ha purtroppo smesso di vivere, lasciando attoniti i suoi cari. “La sorprendente assimilazione del decorso della malattia di papà (persona di 76 anni) con quella di un paziente normalmente più giovane ne ha prodotto un rapidissimo peggioramento e ciò fa comprendere la reale pericolosità di un virus che non produce effetti mai identici nei pazienti – spiegano Betty e Mariele De Paola – e pochi giorni dopo l’avvenuto trasferimento di papà presso la struttura di Napoli i medici sono stati costretti a procedere nell’estremo tentativo di salvare la vita di papà con l’intubazione, senza purtroppo produrre una reazione positiva“.
A pochi giorni da questo doloroso distacco Mariele, Betty e la mamma hanno voluto condividere la loro esperienza con tutti, attraverso la redazione di Ondanews, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pericolosità di un virus che può colpire tutti in modo indiscriminato e senza alcuna previsione. “La nostra famiglia ha sempre utilizzato con estremo scrupolo tutti i presidi sanitari necessari adottando, in modo estremamente rigoroso, i protocolli corretti sia all’interno che all’esterno dell’abitazione – sostengono -. Ciò, purtroppo, non è comunque bastato a evitare il contagio generale. Ringraziamo davvero per il supporto medico tutti i sanitari che hanno assistito ogni giorno papà e mamma in maniera encomiabile con attenzione ed estrema umanità“.
La sofferenza per la scomparsa dell’amato marito e padre ha spinto le tre donne a voler lasciare un segno tangibile che onori la memoria di Angelo, particolarmente stimato a Teggiano e da quanti lo hanno conosciuto. Così, rivolgendosi a chi gli ha voluto bene, hanno chiesto che al posto dei fiori per l’ultimo saluto venissero effettuate delle donazioni volontarie alla Fondazione Toscana Life Sciences, che dallo scorso anno ha indirizzato in modo costante la ricerca nell’ambito della lotta al Covid attraverso la cura a base di anticorpi monoclonali. Giovani ricercatori e studenti, grazie al sangue di pazienti convalescenti dell’ospedale Spallanzani di Roma e dell’Azienda Ospedaliera Le Scotte di Siena, hanno cercato la linea cellulare che producesse gli anticorpi più potenti arrivando a selezionarne uno solo, il più efficace in assoluto. L’équipe è diretta dal professore Rino Rappuoli, microbiologo, Direttore Scientifico e Responsabile dell’attività di ricerca della GlaxoSmithKline Vaccines di Siena. “Ci siamo rivolti alla Fondazione per conoscenza diretta di alcuni suoi membri, nell’obiettivo di sostenere, in nome di nostro papà, la ricerca scientifica in questo specifico ambito – ci spiegano le sorelle De Paola -. Vogliamo fin da ora anticipare che la dottoressa Sara Poggiali, cara amica di Mariele, si impegnerà qualora ciò sarà possibile ad istituire un premio a nome di nostro padre e a favore dei bambini, che nel progetto che stiamo costruendo dovrebbero rappresentare, tramite i loro disegni e con la loro sensibilità, la loro esperienza con il Coronavirus all’esito di un concorso aperto appunto ai bimbi di tutta Italia“.
Tutti potete contribuire a sostenere la ricerca della Fondazione Toscana Life Sciences donando all’IBAN IT24Q0842537810000020174702 – Causale “In ricordo di Angelo De Paola – ricerca anticorpi monoclonali”. Grazie all’idea della sua famiglia e al vostro sostegno Angelo potrà continuare a vivere in tanti piccoli gesti concreti che contribuiranno a portare a compimento la battaglia contro il Covid-19. A quel punto non sarà il virus ad aver vinto, ma l’amore per la vita e la forza di ricominciare anche dopo il dolore.
– Chiara Di Miele –