Un anno fa moriva don Alessandro Brignone, parroco 46enne originario di Salerno che ha guidato la comunità di Caggiano per 8 anni.
Don Alessandro era risultato positivo al tampone per la ricerca del Coronavirus dopo aver preso parte a un raduno religioso tenutosi a Sala Consilina il 4 marzo dello scorso anno. Nell’arco di pochi giorni le sue condizioni di salute si erano aggravate, rendendo urgente il ricovero nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale “Curto” di Polla, dove il 19 mattina è deceduto.
“A partire da marzo dello scorso anno ci siamo ritrovati a vivere situazioni impegnative e dure a causa della pandemia – racconta il primo cittadino Lamattina – e da un giorno all’altro siamo stati catapultati in una realtà che non aveva più niente a che fare con la nostra quotidianità. La vita di ognuno di noi ha subito cambiamenti, scossoni e purtroppo la nostra comunità è stata da subito colpita e segnata in maniera indelebile“.
Il Sindaco ricorda che quei giorni sono stati lunghi, lunghissimi, alternati da notti insonni, isolamento, angoscia e paura.
“A marzo sono arrivati i risultati dei primi positivi a Caggiano e nel giro di qualche giorno la situazione è precipitata, poiché è stato necessario ricoverare in ospedale alcuni dei nostri malati di Covid, tra cui il parroco don Alessandro Brignone – continua Lamattina -. Purtroppo la mattina del 19 marzo il nemico invisibile ha colpito in modo violento e drammatico la nostra comunità portando via don Alessandro, lasciando un vuoto. Allo stesso tempo la sua morte ha rappresentato un avvertimento ad assumere comportamenti responsabili e a non sottovalutare il virus. Ricordo ancora la telefonata da parte dei sanitari dell’ospedale che mi annunciavano la morte del nostro parroco e soprattutto gli infiniti messaggi di affetto e di cordoglio che sono arrivati nei giorni seguenti. Il ricordo di don Alessandro è ancora vivo in mezzo a noi e non smetterò mai di ripetere le sue parole rivolte soprattutto ai ragazzi, di prestare attenzione e di rispettare le regole per il bene di tutti“.
Modesto Lamattina sottolinea che l’emergenza non è finita e purtroppo in questi giorni la comunità sta vivendo nuovamente stati di angoscia a causa dei contagi che continuano ad aumentare. Chiede ai cittadini di rispettare scrupolosamente tutte le procedure di prevenzione.
Questa mattina i fedeli si sono stretti in un abbraccio simbolico per ricordare la dipartita di don Alessandro. Infatti, il parroco don Angelomaria Adesso ha celebrato una messa in suffragio e l’Amministrazione comunale ha predisposto l’illuminazione di colore rosso della facciata della Chiesa di Sant’Antonio per tutta la giornata.
“A un anno dalla tragica morte di don Alessandro Brignone, la parrocchia, insieme alla famiglia e alla comunità di Caggiano, ha deciso di celebrare una Santa Messa in suo ricordo – dichiara il parroco di Caggiano -. Il Vescovo di Salerno durante la celebrazione in ricordo dei 6 mesi dalla morte di don Alessandro aveva evidenziato l’importanza di ricordare un pastore di anime che ha servito la comunità di Caggiano per 8 anni, lasciando il segno del suo operato soprattutto nell’ambito catechetico e ripristinando il coro parrocchiale, vista la sua forte passione per il canto e la musica. L’anniversario della sua morte cade nel giorno di San Giuseppe, che è il patrono della buona morte, e Papa Francesco ha voluto dedicare quest’anno al santo poiché è il 150° anniversario della sua proclamazione a patrono della chiesa universale. Queste coincidenze acquistano una particolare importanza per la nostra comunità nel ricordare il caro don Alessandro“.
– Rosanna Raimondo –