Tra i 22 anziani ospiti deceduti dopo essere risultati positivi al Covid nelle case di riposo di Marsicovetere e Brienza c’è anche un sacerdote di Teggiano, don Vincenzo Manzione.
Don Vincenzo, 87enne, era ospite da qualche anno della casa di cura “San Giuseppe” di Brienza dove purtroppo era rimasto contagiato lo scorso ottobre.
In seguito era stato trasferito in ospedale a Potenza dove aveva perso la vita.
L’indagine “Casa Covid” i cui accertamenti sono stati condotti dai Nas di Potenza insieme alla Compagnia dei Carabinieri di Viggiano ha visto ieri l’arresto di due persone: un uomo residente a Viggiano ed una donna di Marsicovetere. Le indagini sono partite dopo il decesso di un’ospite della struttura risultata poi positiva al Covid-19.
Alla morte della signora ne erano seguite altre 21 sempre dopo il contagio da Covid. In seguito sono emersi gravi indizi di reato a carico degli indagati per 22 omicidi colposi, epidemia colposa e circonvenzione d’incapaci. Nelle strutture non era stata messa in atto alcuna delle procedure anti-contagio per l’emergenza sanitaria in corso, non veniva rispettata alcuna disposizione (sia nazionale che regionale) anti-Covid e vi era una mancanza totale di DPI, per cui i dipendenti erano obbligati a proteggersi a spese proprie. Un quadro di totale inadeguatezza è emerso, inoltre, dalle successive indagini.
Don Manzione fu Postulatore nelle Cause di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Federico Pezzullo, Vescovo di Policastro, e di Mariantonia Samà, conosciuta come la Monachella di San Bruno, di Sant’Andrea Ionio, in Calabria.
– Claudia Monaco –
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