Una sfilata di alta moda con protagonista il prototipo di un robot. È successo la scorsa settimana a Milano durante l’ultima fashion week per la presentazione dei capi della prossima stagione autunno-inverno di Dolce & Gabbana. Icub, questo il nome del piccolo robot, è stato realizzato dall‘Istituto Italiano di Tecnologia di Genova attraverso il lavoro di numerosi ingegneri tra i quali è presente anche Ines Sorrentino, originaria di Scario. Cresciuta nella frazione costiera del comune di San Giovanni a Piro, Ines è ingegnere di robotica e, insieme al team, ha lavorato sugli algoritmi di controllo del robot.
Un connubio perfetto, dunque, tra tecnologia e moda ottenuto dall’incontro tra l’Istituto Italiano e la famosa casa di moda che per la sfilata si è ispirata proprio al robot Icub.
“Icub nasce come prototipo per scopi di ricerca circa dieci anni fa – ha sottolineato Ines -. Il mio gruppo di lavoro si è occupato principalmente del controllo degli algoritmi che permettono al robot di muoversi e con il quale c’è la possibilità di interagire. Dietro questo progetto c’è tanto lavoro da parte di diversi ingegneri elettronici e meccanici. Ognuno dei ricercatori si è occupato di una fase diversa“.
Subito dopo aver spiegato le caratteristiche del robot e il duro lavoro che c’è dietro la sua realizzazione, l’ingegnere Sorrentino si è soffermata sulla straordinaria esperienza collegata alla moda.
“Siamo stati molto felici di ricevere questo invito da parte di Dolce & Gabbana – ha poi affermato Ines -. All’inizio eravamo un po’ scettici e ci sembrava assurdo che un robot potesse partecipare alla settimana della moda. Fino a quando Domenico Dolce e Stefano Gabbana ci hanno illustrato la nuova collezione che si era ispirata proprio alla tecnologia e alla robotica. È stato molto emozionante assistere alla sfilata di un robot. Ciò che sembrava impossibile è diventato realtà“.
– Maria Emilia Cobucci –