La Campania resta in Zona Gialla per la terza settimana di seguito. L’indice Rt emerso in seguito al monitoraggio dei contagi condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute equivale a 0.97 e fa rientrare la Campania tra le regioni “a basso rischio” insieme a Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Val d’Aosta e Veneto.
Secondo il report settimanale di monitoraggio (18-24 gennaio) questa settimana “si continua ad osservare un miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso secondo il DM del 30 Aprile 2020. Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (contro quattro della settimana precedente), dieci con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e dieci con rischio basso. Una Regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2“.
“L’indice di trasmissione del contagio è sceso a 0,84 – spiega Roberto Speranza -. È un risultato incoraggiante frutto dei comportamenti corretti delle persone e delle misure di Natale che hanno funzionato. Numerose regioni torneranno in zona gialla. Questa è una buona notizia, ma è fondamentale mantenere la massima attenzione. La sfida al virus è ancora molto complessa”.
Nonostante ciò, il Presidente Vincenzo De Luca oggi pomeriggio ha affermato che, a causa dell’aumento di contagi in alcune città del Napoletano e anche nella città di Salerno, la Campania rischia la Zona Rossa.
Nella Zona Gialla rimane il coprifuoco dalle 22 alle 5, è obbligatoria la mascherina all’esterno e nei luoghi pubblici, sono sempre vietati gli assembramenti. Non è possibile spostarsi verso altre regioni o province autonome se non per motivi strettamente necessari (lavoro, salute). Si può fare visita ad amici e parenti all’interno della propria regione una sola volta al giorno fra le 5.00 e le 22.00 nei limiti di due persone (esclusi dal conteggio i minori di 14 anni, i disabili o non autosufficienti conviventi).
I ristoranti e i pub sono aperti fino alle ore 18, la consegna a domicilio è sempre consentita e si può fare l’asporto fino alle 22.
Bar, gelaterie e pasticcerie sono aperti fino alle 18, mentre la consegna a domicilio è sempre consentita ed è vietato l’asporto dopo le 18. Mostre e musei restano aperti nei giorni feriali, mentre sono ancora chiusi palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Aperti centri e circoli sportivi, chiusi teatri e cinema, sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò.
– Chiara Di Miele –