La Campania, insieme a Sardegna, Basilicata, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e Molise, resta in Zona Gialla fino al prossimo monitoraggio dei dati dell’epidemia da Covid previsti per il prossimo 22 gennaio. Lo prevede la nuova ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che andrà in vigore a partire da domenica 17 gennaio.
Nella Zona Gialla, che in questo caso è definita “rafforzata”, gli spostamenti sono liberi soltanto all’interno della propria regione. Per uscire dalla regione di residenza o domicilio bisognerà avere un valido motivo certificato con autodichiarazione (necessità, lavoro, salute). Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione rimane consentito, mentre il coprifuoco resta in vigore dalle 22 alle 5.
Bar e ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono stare aperti per i clienti fino alle 18. Per le attività della ristorazione l’asporto è consentito come sempre fino alle 22 e la consegna a domicilio senza limiti di orario. Con il nuovo DPCM i bar e le attività commerciali che vendono bevande e alcolici (ad esempio le enoteche), che dunque non hanno cucina, scatta il divieto di vendita d’asporto dopo le ore 18.00.
Negozi, centri commerciali, parrucchieri e centri estetici sono aperti. Solo in Zona Gialla riaprono i musei, gli istituti e i luoghi di cultura.
Il presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo, esprime soddisfazione per la conferma dello status di “Zona Gialla” della Campania. “E’ un’opportunità troppo importante per la sopravvivenza delle nostre attività commerciali che non possiamo perdere – afferma -. Il vantaggio accumulato non va disperso ed è per questo che, insieme alla Fiepet, stiamo facendo un appello a tutti, imprenditori e consumatori: c’è bisogno di avere il massimo rigore nel rispettare le regole anti-Covid, ovvero sanificazione, distanziamento, mascherina e assembramenti da scongiurare. Sarebbe un delitto sprecare questa opportunità importante per la nostra economia”.
Schiavo è inoltre soddisfatto del dialogo continuo che Confesercenti sta avendo con il Governo:”In questo senso abbiamo ottenuto lunedì un importante incontro: il presidente di Fiepet Nazionale/Confesercenti avrà una riunione con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per analizzare la situazione e quantificare gli ulteriori danni che i bar e la ristorazione avranno a causa della chiusura dell’attività e del divieto di asporto per i bar, anticipato alle 18. Confesercenti sta facendo pesare il ruolo di associazione di categoria che ha rapporti quotidiani con il Governo. La speranza è che quest’ultimo ascolti le nostre istanze. I nostri sforzi sono ora tutti mirati a sostenere nel modo più adeguato le altre attività ancora chiuse, ovvero i centri sportivi, le sale da ballo, i cinema e i teatri e tutta la filiera del wedding: chiediamo anche per loro immediata riapertura o almeno che abbiano subito ristori certi e adeguati”.
– Chiara Di Miele –