“Sala Consilina si è svegliata stamattina con la sorpresa di un salto nel tempo…. indietro nel tempo!!!” Così il Gruppo di minoranza SaleSi in merito all’iniziativa di un collettivo di studenti di Sala Consilina che ha voluto omaggiare i cittadini con una frase del poeta e scrittore Franco Arminio e che “non è stata gradita dall’Amministrazione comunale salese che ha ritenuto di censurare, coprendoli, i manifesti su cui era riportata la citazione“.
La frase affissa sui manifesti gialli recita “Tornate, non dovete fare altro. Qui se ne sono andati tutti, specialmente chi è rimasto”.
“Ancora un volta, come accaduto con altre terribili azioni e spiegazioni date dal Sindaco (vedi cerebrolesi etc.), la toppa è stata peggiore dello strappo! – dichiarano i consiglieri del Gruppo SaleSi – Se all’inizio si è tentato di giustificare l’azione di censura con la mancata autorizzazione (evenienza che nemmeno giustifica la copertura), successivamente arriva sui media la effettiva richiesta del Sindaco:’Aspettiamo che il messaggio venga chiarito. Quando spiegheranno il senso del messaggio saremo pronti a rispondere. Devono essere loro a chiarire il pensiero’, dichiara Francesco Cavallone alla testata Ondanews. Da quando l’affissione di manifesti, soprattutto se inoffensivi, è subordinata alla comprensione degli stessi da parte del Sindaco? Cosa non ha capito Francesco Cavallone e tutta la sua Amministrazione? La voglia di riscatto e di ritorno di un gruppo di giovani? Le loro idee? Prima di censurare loro avrebbe probabilmente dovuto egli stesso informarsi meglio, leggere Arminio. Avrebbe scoperto che nulla di quello che racchiude quella frase poteva minare il suo trono, se non la forza delle idee che cerca continuamente di sopprimere“.
L’appello conclusivo dell’opposizione è ai giovani:”E allora tornate ragazzi, tornate ad affiggere quei manifesti. All’Amministrazione invece diciamo tornate coi piedi per terra!“.
– Chiara Di Miele –
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