Condanna a tre anni di reclusione per il reato di concussione. E’ questa la decisione del Tribunale di Potenza, che ha condannato in primo grado l’ex sindaco di Marsicovetere, Claudio Cantiani, perché avrebbe costretto, in qualità di amministratore, il legale rappresentante di una ditta che lavorava per il Comune ad assumere indebitamente una persona del posto.
In primo grado i giudici non solo hanno accolto la richiesta avanzata in aula dal pubblico ministro Matteo Soave (che aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi), ma hanno alzato la condanna a 3 anni.
I fatti fanno riferimento ad un periodo tra il 2008 e 2009, quando Cantiani era assessore e successivamente si è candidato alla carica di sindaco a Marsicovetere. La ditta in questione era quella aggiudicataria per l’appalto della raccolta differenziata. Secondo le indagini e la ricostruzione dell’accusa, com’è scritto nel capo di imputazione, Cantiani si sarebbe rivolto al legale rappresentante della ditta mediante espressioni volte a fare pressione per l’assunzione di un suo conoscente.
“Sono scioccato e senza parole” ha dichiarato l’ex sindaco Cantiani a Ondanews, aggiungendo: “Ho sempre operato nel rispetto e con grande correttezza, lo dimostra anche il mio operato da Sindaco. Non ho fatto nulla di tutto ciò. Attendiamo di leggere le motivazioni per ricorrere in Appello e far uscire fuori la verità”.
La decisione è stata assunta dal Collegio del Tribunale di Potenza presieduto da Rosario Baglioni, con giudici a latere Marina Rizzo e Marianna Zampoli. Dal 2019 Cantiani non è più sindaco, dopo dieci anni di amministrazione con due mandati consecutivi. L’ex primo cittadino, assistito dall’avvocato Leonardo Pace, ricorrerà quindi in Appello.
– Claudio Buono –