La Campania resta in Zona Rossa. Questo è quanto ha stabilito con ordinanza il Ministro della Salute Roberto Speranza che dispone la classificazione delle fasce di rischio relative alla diffusione del Covid-19.
L’ordinanza sarà in vigore dal 29 novembre al 3 dicembre.
Restano, dunque, le misure restrittive imposte negli ultimi 15 giorni alla popolazione campana. Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla regione, salvo i casi di necessità, urgenza, motivi di salute, lavoro e istruzione, ogni spostamento anche all’interno del proprio comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute.
Restano chiusi i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie, edicole e altri negozi, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie (consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle 22, la ristorazione con asporto), chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo. Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto, ma resta consentito uscire per fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina e uscire di casa per fare attività sportive in forma individuale (corsa, bicicletta).
Attualmente le Regioni arancioni sono Calabria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Friuli Venezia Giulia. Quelle gialle Liguria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Molise, Veneto, Provincia autonoma di Trento. Sono rosse la Provincia autonoma di Bolzano, la Toscana, Abruzzo, Campania, Valle d’Aosta.
Per gli spostamenti comprovati da urgenza, necessità, salute e lavoro è necessario presentare un modulo compilato (autodichiarazione) che è possibile SCARICARE QUI
“Apprendo con viva emozione la decisione del Governo sulle zone Covid – è il commento di Vincenzo De Luca -. Noi siamo com’è noto, da sempre, per la linea del rigore e della prudenza. Dunque esprimo la mia piena condivisione, purtroppo solo virtuale, visto che l’unica zona rossa realmente esistente da noi è la zona dell’aglianico. Tutto il resto è propaganda. I controlli sono pari a zero. Sono in libera uscita tutti, tranne i venditori di pantofole di panno beige. Apprezzo tuttavia la coerenza del Governo: solo tre giorni per entrare in zona rossa; ancora tre giorni per uscirne, senza spiegare mai nulla. Rinnoviamo intanto la richiesta al Governo di fare un’operazione trasparenza, rendendo pubblici, per tutte le regioni: i dati veri sulle terapie intensive realmente esistenti; i dati chiari e non confusi, sulla tipologia dei tamponi effettuati. Con immutata stima e commossa partecipazione“.
– Chiara Di Miele –