Utilizzare i fondi derivanti dal Decreto Ristori Ter destinati ai buoni spesa per effettuare uno screening di tutta la popolazione e quindi per acquistare test rapidi e tamponi. E’ la richiesta che Rocchino Nardo, sindaco di Sasso di Castalda, ha fatto in una missiva inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte.
Così come la scorsa primavera, infatti, il Governo ha stanziato nell’ultimo decreto 400 milioni di euro da dividere tra i Comuni italiani in base alla popolazione. Il decreto prevede anche la possibilità di elargire, tramite il Comune, buoni spesa alle persone in maggiore difficoltà, così come accaduto in tutta Italia mesi fa, durante la prima ondata dei contagi. Al Comune di Sasso di Castalda, che conta poco più di 800 abitanti, anche in questo decreto spetterebbero circa 7500 euro. Ma il sindaco, trattandosi di un piccolo centro e conoscendo bene le esigenze e necessità della sua cittadinanza, ha fatto la richiesta al Presidente Conte.
“La misura – ha dichiarato il sindaco – può avere un senso nelle grandi realtà, dove ci sono più senzatetto e più poveri. Non ha modo di ritenersi una misura urgente ed importante per una realtà come quella che amministro. Credo che ogni provvedimento legislativo vada contestualizzato e non calato dall’alto, senza conoscere le piccole realtà. Credo sia più opportuno, in questo momento di emergenza, monitorare la situazione del contagio e fare uno screening di massa, attraverso test rapidi e tamponi. Sono questi al momento, almeno per la mia comunità, i veri prodotti di prima necessità“.
La proposta del primo cittadino trova riscontro nell’ordinanza del 29 marzo emessa dal Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, avente ad oggetto gli interventi urgenti in relazione all’emergenza sanitaria, che a Sasso di Castalda ha toccato 13 persone contagiate, di cui 8 attuali. Si attende, adesso, la risposta del Presidente Conte.
– Claudio Buono –