La nascita di un bambino può segnare indelebilmente la vita di una donna soprattutto se la protagonista del lieto evento è Gerarda Mandarano, una 33enne di San Nicola Arcella che ha scelto l’ospedale “Immacolata” di Sapri per dare alla luce Achille, il suo adorabile secondogenito.
Una storia di buona sanità che ha come protagonisti il nosocomio saprese e il dottore Bruno Torsiello, ginecologo del reparto di Ostetricia e Ginecologia della struttura ospedaliera. È stato quest’ultimo, lo scorso mese di settembre, a regalare alla 33enne la gioia di mettere alla luce un secondo bambino.
Gerarda, infatti, poco dopo la prima gravidanza aveva riportato un’infezione da papilloma all’utero che nonostante le dovute cure, non andate a buon fine, aveva reso necessaria una conizzazione dell’utero. Fatta la successiva biopsia, per Gerarda arriva una terribile notizia: aveva sviluppato delle cellule precancerose ed era necessario dunque consultare un oncologo per decidere come procedere. Gerarda, dunque, sceglie di affidarsi alle cure di un ginecologo e oncologo dell’ospedale “Gemelli” di Roma che consiglia alla 33enne di sottoporsi ad un’altra conizzazione per poi controllare periodicamente il proprio stato di salute.
Una soluzione che non convince affatto Gerarda che decide di asportare l’intero utero, con l’assenso anche del ginecologo. Ma tre giorni prima di sottoporsi all’intervento, ormai programmato per gennaio 2020, Gerarda scopre di essere incinta e su suggerimento della sorella, non fidandosi delle scelte che le avevano prospettato all’ospedale “Gemelli”, sceglie di affidarsi alle cure del ginecologo Torsiello.
Una decisione, quest’ultima, che cambierà radicalmente la vita della giovane mamma. Torsiello, infatti, nonostante la criticità della situazione, palesata chiaramente alla gestante, decide di tentare di salvare la creatura che Gerarda portava in grembo con una nuova conizzazione e un cerchiaggio all’utero. Era questa l’unica possibilità per la 33enne di vedere nascere il suo secondo figlio.
Una scelta che lo scorso mese di settembre è risultata vincente per entrambi. Gerarda, costantemente a riposo e sotto controllo, ha potuto partorire il suo amato Achille.
“Il ginecologo Torsiello ha salvato la mia vita e quella di mio figlio – ha affermato con tono emozionato Gerarda -. Grazie a lui ho avuto la gioia di tenere tra le mie braccia Achille, il mio secondo bambino. Lui mi ha cambiato la vita, è come se fossi rinata. La mia è una storia talmente bella, con un bellissimo lieto fine, che è giusto raccontarla“.
Gerarda, inoltre, durante l’ultima visita di controllo effettuata pochi giorni fa ha scoperto anche di avere sconfitto il papilloma e di essere perfettamente in salute. Un finale del tutto inaspettato per la 33enne, alla quale è finalmente ritornato il sorriso.
– Maria Emilia Cobucci –