Anche questo pomeriggio il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della consueta diretta ha fatto il punto sui contagi e sulla situazione complessiva di questa seconda ondata dell’epidemia. “Siamo entrati in una fase estremamente grave per la vita del Paese – ha esordito – e richiederebbe senso di responsabilità e spirito unitario. Ma in Italia sta succedendo esattamente il contrario“.
De Luca ha puntato il dito contro gli organi di informazione “che si sono abbandonati – a suo dire – ad operazioni indegne e di demagogia. Abbiamo avuto amplificazioni di problemi e assistito ad interviste mirate, tra cui a Sindaci che sono delle autentiche nullità. Abbiamo bloccato per primi la didattica in presenza, ma l’organizzazione scolastica la fanno i Dirigenti scolastici, non la Regione. Ho ascoltato un’intervista ad una mammina che ha detto:’La mia bambina è venuta da me piangendo, perchè voglio andare a scuola per imparare a scrivere’. Credo sia l’unica bambina in Italia, un’OGM cresciuta con latte al plutonio, a lamentarsi“.
Dito puntato anche contro il Governo:”E’ in una situazione difficilissima, ma abbiamo il dovere di parlare chiaro anche nei confronti di errori gravi che ha fatto e continua a fare. Fortissimi ritardi nelle decisioni, fatte con la logica del mezzo mezzo che scontenta tutti e non risolve i problemi, sottovalutazione grave della pesantezza dell’epidemia oggi. Si continua a perdere tempo prezioso facendo accumulare migliaia di contagi. Critico la mancanza di rigore. Sul mondo della scuola considero sconcertante la ripetizione di litanie che non hanno nessun rapporto con il livello dell’epidemia. Il Ministro dell’Istruzione continua a ripetere a pappagallo ‘Dobbiamo tenere aperto’. Ma come si fa a ripetere frasi fatte?“.
“L’ultima stupidaggine che ho sentito riguarda la chiusura di territori interi, tipo Milano e Napoli – ha continuato – Le uniche misure serie ed efficaci sono di carattere nazionale, il resto è tempo perso. Vi sono regioni in cui la percentuale di contagi è enormemente superiore di quella che abbiamo a Napoli. Nessuno dica stupidaggini“.
A marzo la punta più alta di ricoveri è stata di 622, oggi ci sono 1300 ricoveri, secondo i dati della Regione. A marzo in Campania vi erano 4000 positivi e oggi 40mila di cui moltissimi asintomatici. E’ un dato di fatto che i tamponi effettuati attualmente sono di gran lunga superiori rispetto a quelli praticati a marzo.
“Facciamo quello che facevamo a marzo, anche se non ci sono decisioni formali – ha chiesto De Luca – restiamo in casa. Capisco che la gente si rivolga alla Regione per esprimere il malessere, ma è un problema se qualcuno intenda fare sciacallaggio. Spero che le categorie economiche vogliano esprimere alla Regione gratitudine per l’aiuto che hanno avuto. Allora risparmiamoci qualche sceneggiata inutile, tipo venire a mettere le tovaglie con i piatti sopra. Ascolteremo tutti ma in un clima di rispetto, verificando che le cose scritte dal Governo nel decreto siano rispettate nel mese di novembre. Seneca diceva che i dolori lievi sono loquaci e i dolori grandi sono muti”.
– Chiara Di Miele –