“La previsione di ingresso degli studenti nelle scuole a partire dalle ore 9, contenuta nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio per affrontare l’emergenza sanitaria, ben si addice alle aree metropolitane, ma mal si applica a realtà come la Basilicata, in cui il grosso del trasporto degli utenti pendolari avviene su tratte extraurbane”.
A dichiararlo è l’assessore ai Trasporti della Regione Basilicata, Donatella Merra.
Il riferimento dell’esponente dell’esecutivo lucano è a quella parte del provvedimento in cui si prevede che “le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado possono adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso a quella digitale integrata, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.
“Una simile decisione, pertanto – dichiara – significa rivedere i turni di servizio e contemporaneamente non soddisfare l’utenza lavorativa”.
L’assessore evidenzia che “purtroppo nell’ultimo Dpcm non è previsto nulla, in via diretta, sui trasporti, ma si è pensato solo a disporre l’ingresso non prima delle 9, pensando così soltanto alle città e ai loro hinterland, così da evitare sovraffollamenti dovuti alla contemporanea fruizione dei servizi da parte di studenti e di lavoratori. Di positivo, comunque, c’è stato il riconoscimento, attraverso un invito seppure incidentale ad incrementare la didattica a distanza, di ciò che questo assessorato suggeriva da tempo”.
– Claudia Monaco –