L’andamento dell’epidemia da Covid-19 e le misure che la Regione Campania intende mettere in campo per fermare i contagi al centro della diretta del venerdì del Presidente Vincenzo De Luca. “Il lavoro di prevenzione fatto dalla Regione nei due mesi che abbiamo alle spalle non lo ha fatto nessun’altra Regione d’Italia – ha spiegato -. Dal 12 agosto abbiamo individuato 3000 positivi, abbiamo fatto il 90% di test sierologici al personale scolastico, abbiamo deciso già da 15 giorni di rendere obbligatoria la mascherina all’aperto, di fornire i termoscanner alle scuole, di chiudere i bar alle 23 e di mettere il limite alle 24 per la movida. Abbiamo fatto in anticipo cose che altri non hanno ancora fatto“.
Attualmente i tamponi effettuati in Campania sono, come ha spiegato De Luca, “mirati” e “più del 90% sono positivi asintomatici, potrebbero andarsene in giro a diffondere il contagio, ma noi abbiamo fatto una scelta di verità. Non siamo interessati alla propaganda e quindi i positivi ce li andiamo a cercare noi per isolarli ed evitare il contagio“.
L’aumento dei tamponi in cui la Regione è impegnata rischia però di far andare in affanno la Sanità:”Se individui, come oggi, più di 700 positivi, fortunatamente senza sintomi, li devi porre in isolamento domiciliare ma bisogna fare i controlli comunque e qui iniziano i problemi. La Campania è la Regione che riceve la quota più bassa di risorse del Piano Sanitario nazionale ma ha anche il numero di dipendenti sanitari più basso rispetto alla popolazione”.
L’apertura delle scuole e l’arrivo dell’influenza stagionale tra i timori della Regione, nonostante attualmente oltre il 90% dei positivi al Covid sia asintomatico. “La fase C si è esaurita con i posti letto e i ricoveri che avevamo programmato, – prosegue De Luca – adesso entriamo nella fase D, quella del contagio elevato. L’obiettivo a cui puntiamo è quello di avere un equilibrio tra i nuovi contagi e le persone dichiarate guarite. Non un’equivalenza perfetta ma una situazione gestibile, ad esempio 700 contagi e 500 guariti. Se questo equilibrio salta è lockdown. Se abbiamo un incremento di 800 positivi al giorno è ovvio che arriviamo alla chiusura di tutto. Da qui ad un mese e mezzo dobbiamo prepararci ad avere il triplo dei ricoveri in terapia intensiva e stiamo lavorando per avere i posti letto necessari per i ricoveri ordinari e in sub-intensiva e quasi 500 posti letto nelle terapie intensive“.
“Chi non ha sintomi deve andare a casa – ha continuato – tranne che in casi particolari per cui stiamo attrezzando i Covid Residence un po’ in tutta la regione per la semplice ospitalità. Ma non possiamo occupare con pazienti asintomatici i reparti dedicati al Covid, come avviene in tutto il mondo“.
De Luca ha dunque ribadito l’uso obbligatorio della mascherina in pubblico ma anche a casa se arrivano visite di familiari o amici, la chiusura dei bar alle 23 e l’accoglienza dei clienti nei ristoranti fino alle 23 (“Non ci sono limiti per l’asporto e la consegna a domicilio“). Ha definito queste “le misure minime indispensabili” e ha spiegato che, come richiesto dalle associazioni di commercianti, verrà a breve reso possibile l’inizio delle attività alle 5 del mattino e non alle 6.
– Chiara Di Miele –