I cuochi della Campania contro l’ordinanza restrittiva anti-Covid emanata oggi dal Presidente della Regione Vincenzo De Luca. Luigi Vitiello, presidente dell’Unione Regionale Cuochi della Campania, chiede il ritiro dell’ordinanza n°75.
“Per bloccare la movida si colpiscono le cerimonie mettendo nuovamente in ginocchio il settore della ristorazione che a fatica provava a ripartire – spiega Vitiello -. Siamo all’assurdo!”.
E’ rivolta tra i cuochi campani dopo l’arrivo della nuova ordinanza firmata da De Luca. Durissimo l’intervento del presidente Vitiello che subito dopo la diffusione delle prime notizie sul contenuto del provvedimento è stato letteralmente subissato dalle telefonate di protesta ed indignazione giunte da tutti gli iscritti della regione.
“Basta con questi provvedimenti calati dall’alto nel giro di poche ore – afferma – Lo sa De Luca che per domani erano previste centinaia di cerimonie come matrimoni, comunioni, compleanni e via di questo passo e che grazie alla sua improvvisa ordinanza le strutture dovranno gettare merce per migliaia e migliaia di euro? Lo sa De Luca che saranno licenziate, o se va bene, messe in cassa integrazione centinaia di persone? Chi paga? La Regione? Sarebbe il caso visto che per fermare chi scorazza sul lungomare o nei vicoletti si colpisce indiscriminatamente l’intero settore. L’ordinanza n.75 firmata dal Presidente Vincenzo De Luca va ritirata! Il settore cerimonie e ristorazione non ci azzecca nulla con la movida! Anche un bambino se ne renderebbe conto. Con questo provvedimento che impone lo stop alle cerimonie con oltre 20 ospiti rischiano di fallire centinaia di aziende ristorative, questa la realtà! Come cuochi campani siamo pronti ad impugnare l’ordinanza davanti al TAR”.
– Chiara Di Miele –