“Non ci sarà un nuovo lockdown. Sono ottimista anche se prudente e cauto. Il nostro Servizio Sanitario Nazionale si è molto rafforzato. La situazione non è paragonabile a quella di febbraio quando avevamo una curva di contagi fuori controllo e non avevamo un apparato pronto a tracciare e isolare i casi”.
È quanto dichiara il ministro della Salute Roberto Speranza.
“Penso – ha dichiarato Speranza – che gli italiani siano stati straordinari nei mesi del lockdown. La curva l’abbiamo piegata non solo nelle misure ma nella profonda persuasione delle persone. Dobbiamo recuperare quello spirito di sfida”.
In merito alla limitazione della mobilità tra regioni paventata dal Governatore De Luca, Speranza ha affermato: “Per fare una Zona rossa deve esplodere un territorio. E non lo vedo. Vedo una diffusione e non un’esplosione. Siamo in fase di convivenza col virus prendendoci dei rischi, il tasso zero contagi non esiste. Per azzerarlo ci voleva un lockdown per altri 3-4 mesi. Dobbiamo controllarlo ed evitare rischi inutili”.
Priorità assoluta, inoltre, alla scuola: “Sappiamo bene che il 14 settembre è letteralmente un banco di prova – ha spiegato Speranza – Ma noi non possiamo rinunciare alla scuola. Un Paese democratico ed evoluto non può fare a meno di un bene primario per le generazioni più giovani. Quindi le scuole noi le riapriremo. Punto. Lo faremo adottando le misure di massima sicurezza. Faremo i test a chi lavora negli istituti”.
E di fronte all’abbassamento dell’età media dei contagiati, Speranza spiega che “la media dell’ultima settimana è di 30 anni. Questo vuol dire che molti non hanno nemmeno bisogno di cure. E infatti non ci troviamo di fronte a un’emergenza ospedaliera. I reparti di terapia intensiva sono lontani dal pericolo di saturazione vissuto qualche mese fa. Rimane comunque l’appello alla responsabilità e a seguire le tre regole fondamentali nel comportamento individuale: l’uso delle mascherine, il distanziamento e il lavaggio delle mani”.
– Claudia Monaco –