Padula è l’unica nella provincia di Salerno a far parte 28 città italiane candidate a Capitale Italiana della Cultura 2022. Se n’è discusso ieri sera nei locali dei Fienili all’interno della Certosa di San Lorenzo, in un incontro organizzato dal Comune in collaborazione con il Consorzio Arte’m net. Un titolo che non sarà assegnato nel 2021 ma l’anno successivo, per permettere all’attuale capitale, Parma, di completare l’intero programma di iniziative interrotto dal lockdown dei mesi scorsi.
“Dopo alcuni rinvii e proroghe, finalmente la settimana scorsa abbiamo inviato il dossier al Ministero dei Beni Culturali ed oggi presentiamo ufficialmente a tutti voi la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2022 – dichiara il primo cittadino Paolo Imparato -, un progetto in cui crediamo fermamente e su cui sin dal primo momento non abbiamo avuto il minimo dubbio o perplessità. Abbiamo portato avanti questo lavoro con grande determinazione“.
Padula si presenta come un centro ricco di iniziative culturali e questo permette di credere di poter succedere a Parma nel prestigioso ruolo per il quale si concorre.
“Ci tenevo molto a partecipare a questo evento perché ritengo sia un momento molto importante per tutto il nostro territorio – afferma l’onorevole Piero De Luca – non solo per il Vallo di Diano e la città di Padula, ma direi per tutta la provincia di Salerno e un po’ per la Campania, perché insieme ad altri comuni danno sicuramente il loro lustro alla nostra Regione in un momento ancora molto difficile e particolare“.
“Ringrazio tutti per essere qui oggi, è un segnale importante di unità. Questo lavoro è una sintesi di un lavoro di squadra – conferma l’assessore alla Cultura Filomena Chiappardo -. Grazie per la fiducia che avete avuto nella mia persona in qualità di assessore alla Cultura e grazie al sindaco per l’opportunità che mi ha concesso e per la grande fiducia“.
Il riconoscimento di Capitale della Cultura di un Comune medio-piccolo come quello di Padula rappresenta un segnale importante per la valorizzazione delle piccole realtà locali. La Certosa di San Lorenzo non è l’unico fattore attrattivo sul territorio data anche la presenza della Casa Museo Joe Petrosino, unica in Italia dedicata ad un rappresentante delle Forze dell’Ordine.
La serata si è conclusa con il concerto per flauto e chitarra di Ylenia Cimino e Pasquale Vitale.
– Elena Francesca Comuniello –