“Il Contratto di Fiume del Sele-Tanagro-Calore sta prendendo piede”. A dichiararlo è Beniamino Curcio, Presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro.
Dopo il primo incontro tenutosi a Contursi Terme nei giorni scorsi con i 40 Sindaci, i 5 Presidenti delle Comunità Montane, il Presidente dell’Ente Riserva Naturale “Foce Sele-Tanagro” e la Regione Campania, si è tenuto lunedì scorso un secondo incontro con gli stakeholder locali.
Presenti al Tavolo i Consorzi di Bonifica del Vallo di Diano e Tanagro, della Destra e Sinistra Sele. Dopo l’introduzione di Antonio Briscione, Presidente della Riserva Naturale e dopo la relazione della struttura regionale, coordinata dal dottore Lombardi, sono stati ascoltati i tre Presidenti dei Consorzi di Bonifica.
Beniamino Curcio nel suo intervento ha sottolineato l’importanza del Fiume Sele-Tanagro-Calore, un corso d’acqua interamente protetto per la presenza della Riserva Naturale e, nel tratto a monte, in prossimità della Foresta Regionale “Cerreta Cognole”, anche del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Un corso d’acqua di grande pregio naturalistico e di estrema importanza per la sua funzione idraulica a tutela dei bacini sottesi e per l’attingimento di acqua ad uso irriguo a servizio della fertile Piana del Sele.
Curcio ha evidenziato poi che lo strumento del Contratto di Fiume può essere un’occasione propizia sia pure con ritardo rispetto ad altre realtà che ne stanno già sperimentando la fase attuativa per affrontare, da una parte, questioni annose di natura idrogeologica come i ricorrenti allagamenti che si verificano nella piana del Vallo di Diano e per valorizzare, dall’altra parte, le naturali vocazioni ecologiche e turistiche.
“Bisogna correre – ha sottolineato il Presidente Curcio – e bisogna mettere in piedi da subito un piano strategico degli interventi con la condivisione delle istituzioni locali coinvolte e con la partecipazione attiva degli operatori economici e di altri soggetti portatori di interessi diffusi. La corretta gestione dei bacini idrografici, unita alla tutela delle acque, risorsa sempre più preziosa alla luce soprattutto degli ormai evidenti e sempre più gravi effetti dei cambiamenti climatici, costituisce una priorità da affrontare con determinazione e con un incessante impegno da parte di tutti. Dobbiamo scegliere interventi ed azioni che siano di impatto rispetto alle criticità e che al tempo stesso siano capaci di esaltare le potenzialità fruitive dei diversificati ambienti fluviali, senza trascurare la tutela delle straordinarie risorse naturali. E’ una sfida che come Consorzi di Bonifica accettiamo con piacere, non fosse altro per la nostra storia, intimamente legata a quella di uno dei più importanti corsi d’acqua della regione Campania”.
“Noi ci siamo – ha concluso Curcio – e metteremo a disposizione i nostri progetti, la nostra capacità operativa e progettuale, la nostra conoscenza dei territori, la nostra esperienza. Siamo convinti che attraverso il Contratto di Fiume si possano sviluppare politiche concertate ed integrate di sviluppo locale sostenibile che fanno superare la triste logica dell’emergenza che finora non è riuscita a risolvere problemi e criticità mettendo spesso in ombra il valore delle risorse idriche e le opportunità di crescita legate alla valorizzazione degli ambienti fluviali”.
– Claudia Monaco –