Nonostante lo stato di emergenza sanitaria vissuto in questi mesi a causa della diffusione del Covid-19, dall’Unità di Medicina Trasfusionale dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla giungono segnali incoraggianti dato che non si sono registrati decrementi dell’attività.
Non sono diminuite le donazioni rispetto agli anni precedenti quando gli operatori erano numerosi, riuscendo a soddisfare pienamente le richieste di sangue e di emoderivati. Inoltre, si registra un completo ripristino di tutte le numerose attività del Centro Trasfusionale diretto dalla dottoressa Elisa Focarile.
Dunque, con un numero ridotto di Dirigenti Medici rispetto al passato al “Curto” di Polla si è riuscito a mantenere alto il numero delle donazioni durante l’emergenza Covid.
Sono eccezionali i dati relativi a questo periodo: 150 donatori in media al mese e 75 nel mese di piena emergenza. Senza considerare i miglioramenti a livello organizzativo e procedurale nel pieno rispetto dello stato di salute del donatore, adeguando la Medicina Trasfusionale di Polla ai centri di rilievo nazionale. Numeri elevati anche in merito alle donazioni effettuate nei giorni feriali, con normali tempi di attesa e anche in assenza di prenotazione.
Soddisfatto del brillante risultato il Direttore Sanitario del “Curto”, il dottor Luigi Mandia. “Il Centro Trasfusionale è un’eccellenza sanitaria del Vallo di Diano – dichiara – ed è baluardo nella difesa delle vite umane. Sta svolgendo un lavoro fondamentale nel sostenere tutte le attività di raccolta del sangue che, oltre ad essere un importante elemento di solidarietà, rappresenta anche una concreta possibilità di salvare tante persone. Tutto ciò grazie all’impegno dell’èquipe diretta dalla dottoressa Focarile che sta facendo un lavoro di fondamentale importanza. I cittadini del Vallo di Diano hanno dimostrato di essere particolarmente sensibili alle donazioni e gli ottimi numeri delle raccolte lo dimostrano“.
– Chiara Di Miele –