Ha avuto luogo ieri sera a Sala Consilina, presso il Teatro “Mario Scarpetta”, un Consiglio comunale straordinario per discutere sulla possibile riapertura della Casa Circondariale.
La seduta è cominciata con l’intervento del Presidente del Consiglio comunale Anna Di Somma e del consigliere di minoranza del gruppo “Salesi” Domenico Cartolano che ha sottolineato che “non si può continuare a vivere in questo limbo che dà per aperta sulle carte la struttura di via Gioberti ma la vede chiusa nella realtà. L’economia di cui parla il Ministro Bonafede non tiene conto dell’effettiva realtà dei territori gravati da altri costi. Ad intervenire deve essere la politica chiedendo a gran voce che l’istanza proveniente da questo territorio venga accolta. Rappresenta l’ennesima ingiustizia ai danni di un territorio che soffre una crisi economica pesante ed è privato anche del Tribunale e si vede in balia di interessi mafiosi”.
Il consigliere di minoranza Alessandro Carrazza ha evidenziato che il problema è strettamente politico e non riguarda solo Sala Consilina ma tutti gli altri paesi del territorio.
Il primo cittadino Francesco Cavallone nel suo intervento ha fatto un breve excursus su tutto quello che è stato fatto dal 27 ottobre 2015 sino ad oggi. “Il problema è diventato abbastanza standardizzato nel corso dei cinque anni – commenta – Siamo pronti con l’adeguamento a 51 posti, ma abbiamo anche un’altra ipotesi che è molto più ampia e non può essere sorretta con le forze del Comune di Sala Consilina e prevede l’ampliamento fino a 100 posti. Continuiamo a parlare del nulla se non c’è una volontà politica di aprire almeno un tavolo di concertazione”.
“Abbiamo lottato contro un comportamento pretestuoso basato sul falso sillogismo del DAP – ricorda il senatore Francesco Castiello – E’ vero che c’è un principio di economicità e di ragionevolezza ma è anche vero che quando vengono a raffronto più valori a garanzia costituzionale, bisogna ponderarli e poi costruire una sintesi unitaria. Ci sono altri valori e principi costituzionali come l’efficienza della giustizia, la territorialità dell’esecuzione della pena e la tutela dell’ordine pubblico. Si nota il ritiro dello Stato da questo territorio. Si vuole male a questa terra e noi questo non lo accetteremo”.
Castiello ha ricordato due episodi sul Carcere di Sala Consilina, uno riguarda un incontro con il DAP e l’altro l’interrogazione al Generale Enzo Vecciarelli. Ha proposto di preparare un documento dove vengano riunite le nuove considerazioni.
Presente all’incontro anche l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia, che ha sostenuto più volte la necessità di essere concreti e operativi e di preparare un emendamento, cofirmato alla Camera da tutte le forze politiche, al Decreto Semplificazione per il Carcere di Sala Consilina per l’individuazione di fondi specifici.
“Ho svolto volentieri in Parlamento l’interrogazione e sono rimasto dispiaciuto della risposta che non ho esitato a definire burocratica e senza sussulto politico – commenta l’onorevole Federico Conte – E’ servita anche perché ha provocato un sussulto in Ministero. Il Sottosegretario con delega al Carcere Giorgi ha dato la disponibilità a ricevere una delegazione per discutere di un nuovo progetto. E’ necessario provocare una contaminazione a tutti i livelli. Ci sono molte persone che si candidano al Consiglio regionale e la campagna elettorale si deve fare su questioni locali. Questa è una perdita che riguarda un circondario. Non si può chiedere di utilizzare il carcere per qualche percorso sperimentale”.
Sono intervenuti il consigliere regionale Giovanni Guzzo, il capogruppo di maggioranza Luigi Giordano, l’avvocato Sebastiano Tanzola dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro, Antonello Rivellese dell’associazione forense Igino Cappelli, Antonio Gnazzo del Rotary Club Vallo di Diano, il presidente della Pro Loco di Sassano Stefano Antonello Aumenta, il cancelliere del Tribunale di Lagonegro Biagio Costanzo e il sindaco di Padula Paolo Imparato.
– Annamaria Lotierzo –