Gli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Salerno, insieme a personale delle Squadre Mobili di Napoli, Verbania e Cosenza, con l’ausilio dei Reparti Prevenzione Crimine Campania, Calabria e Puglia, di unità cinofili e il supporto aereo di un elicottero della Polizia di Stato, all’alba di oggi, hanno eseguito, nelle province di Salerno, Napoli, Verbania e Cosenza, un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su conforme richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, nei confronti di 25 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Lo sviluppo delle attività di indagine, condotte dalla Sezione Antidroga, ha permesso di acclarare l’esistenza di un sodalizio criminale, con a capo Raffaele Iavarone, dedito all’approvvigionamento di ingenti quantitativi di hashish e cocaina per diversi gruppi criminali che gestiscono lo spaccio di droga nella città di Salerno e in provincia.
Iavarone è risultato il capo indiscusso, promotore, finanziatore e organizzatore del gruppo criminale, colui che detta le direttive per l’acquisto e la cessione della droga. Personaggio di grande spessore criminale, con a carico numerosi precedenti penali, non risulta abbia mai svolto alcuna lecita attività lavorativa, traendo i proventi per il suo sostentamento esclusivamente dall’attività criminale; inserito negli ambienti dello spaccio da circa 20 anni. Iavarone ha mantenuto sempre un tenore di vita basso per non attirare su di sé l’attenzione delle Forze dell’Ordine, provvedendo anche al riciclaggio attraverso il trasferimento del denaro su conti intestati a terze persone insospettabili e non a lui riconducibili. Solo raramente ha partecipato in prima persona a scambi di droga ed accordi per l’approvvigionamento o la riscossione dei soldi per le forniture eseguite.
Le forniture di cocaina erano assicurate da Hicham Oisfi, alias Emilio, e Giuseppe Aquino, residenti a Scafati e Boscoreale, che rifornivano stabilmente il gruppo anche con ingenti quantitativi
L’hashish veniva acquistato a Sarno dal gruppo con a capo a Guglielmo Sirica, con la collaborazione di Emilio Squillante e Domenico Pasquale Sirica. Durante le indagini furono sequestrati circa 41 kg di hashish e successivamente, nel corso di un’altra consegna, altri 18 kg della stessa sostanza.
Nel corso delle indagini sono state arrestate 7 persone in flagranza di reato, con contestuale sequestro di diverse tipologie di sostanze stupefacenti.
In particolare, nella mattinata del 19 giugno 2018, veniva arrestato Raffaele Iavarone, insieme a Luca Vitale e Antonio Cosentino. Nel corso delle investigazioni, è stato rilevato che Iavarone aveva organizzato l’acquisto di cocaina con alcuni fornitori della zona di Boscoreale, da rivendere a spacciatori di Salerno. Dalle intercettazioni è emerso che il “viaggio” per l’approvvigionamento sarebbe stato effettuato direttamente Iavarone, insieme a Cosentino e Vitale, con quest’ultimo a bordo di uno scooter per il trasporto della sostanza stupefacente e gli altri due a bordo si una BMW X5, con il compito di fungere da “staffetta” al motoveicolo.
Gli agenti seguirono i tre a Boscoreale e, durante il viaggio di rientro, i veicoli furono intercettati e pedinati fino all’ingresso di Salerno, dove nacque un vero e proprio inseguimento, durante il quale parte degli equipaggi impegnati cercavano di bloccare l’auto, mentre altri inseguivano lo scooter, che nel frattempo cercava di guadagnare la fuga. Entrambi i veicoli venivano bloccati nella città di Salerno e, in seguito a perquisizione, trovati e sequestrati nel vano sottosella dello scooterone due panetti di cocaina per un peso complessivo di 2,16 kg.
Nel corso delle indagini è emerso che Iavarone ha utilizzato, come deposito per l’hashish, alcuni locali vicini all’abitazione di Nicola Attianese, a Pontecagnano Faiano, ed è stato accertato che Claudio Tufano utilizzava sia casa di Attianese, sia un suo sgabuzzino ricavato nel vano sottoscala dell’androne dell’abitazione, per stoccare la droga.
Nel pomeriggio del 5 gennaio 2018, Attianese è stato scoperto mentre nascondeva 2 grossi zaini nell’abitazione di Tufano, che a sua volta li spostava nello sgabuzzino. Gli agenti decisero così di intervenire di arrestare Tufano perché trovato in possesso di 41,89 kg di hashish e sei pistole, di diverso calibro, alcune prive di matricola e complete del relativo munizionamento.
Il sodalizio criminale ha creato una stabile rete di rapporti con numerosi spacciatori collegati a diverse piazze di spaccio di stupefacenti in diverse zone cittadine di Salerno: “centro storico”, Sant’Eustacchio, Canalone, “Villaggio dei Puffi”, Pastena, Torrione, Mercatello e Mariconda.
I componenti del gruppo durante le conversazioni telefoniche intercettate hanno adoperato sempre un linguaggio criptico ed utilizzato forme di comunicazioni implicite concordate per evitare di esplicitare il reale oggetto dei loro colloqui. Sono state rilevate anche molteplici utenze telefoniche, fittiziamente intestate a terzi, alcune utilizzate per consentire agli affiliati di comunicare tra di loro con una sorta di “circuito chiuso” in modo da eludere le intercettazioni telefoniche.
Inoltre, è stato constatato che l’organizzazione ha disposto di grandi somme di denaro per acquistare rilevanti partite di droga: ne è la conferma il recupero 42 kg di hashish e sei pistole per un valore di circa 50/60 mila euro ed un mancato guadagno di circa 100mila euro; il recupero di 18 kg di hashish per un valore di circa 20mila euro ed un mancato guadagno di circa 30/35mila euro; il recupero 2,168 kg di cocaina detenuti, per un valore di circa 70mila euro ed un mancato guadagno di circa 100/120mila euro.
Infine, il sodalizio ha versato periodicamente una quota dei proventi della vendita della droga persone in stato di custodia cautelare (come Claudio Tufano).
– Paola Federico –
[fbvideo link=”https://www.facebook.com/ondanews.it/videos/325112118876088/” width=”700″ height=”400″ onlyvideo=”1″]