A commemorazione dei 350 anni dalla nascita del Servo di Dio Angelo da Maiori oggi a Sanza è stata affissa una targa in ceramica accanto alla chiesa di San Francesco, l’ex convento in cui si conservano le spoglie del Padre che morì il 12 novembre 1738.
La cerimonia si è svolta alla presenza di Luciano Eboli, promotore e fautore dell’iniziativa, del parroco don Giuseppe Spinelli e del sindaco Vittorio Esposito che ha lodato l’iniziativa.
“Con questo simbolo si vuole rendere eterno il legame tra Padre Angelo da Maiori e Sanza – dichiara Luciano Eboli – Dopo il riconoscimento di Servo di Dio, la strada per la santificazione è ancora lunga perciò insieme alla Arciconfraternita vorremmo costituire un comitato che vada a raccogliere le manifestazioni miracolose di Padre Angelo”.
Molte sono le testimonianze del legame spirituale tra il Servo di Dio e il popolo di Sanza. Padre Angelo da Maiori dell’Osservante Provincia di Citra, antica Lucania, dopo la giubilazione e il seminario chiese ai Superiori di ritirarsi nell’ultimo convento della provincia, quello di Santa Maria della Neve a Sanza. Qui visse in penitenza e carità prodigandosi e assistendo il prossimo.
Quando morì si racconta che dal suo sepolcro sgorgò acqua che apportava giovamento fisico e spirituale e il pane non ammuffiva mai.
Il sanzese Cesare Barzelloni si vide immediatamente liberato dalla lebbra una volta bevuta l’acqua. Un altro episodio documentato si riferisce all’assoluzione di un bandito che era destinato alla morte. Poco prima di essere stroncato da un fulmine l’uomo confessò sinceramente i suoi crimini così Padre Angelo gli concesse la pace eterna.
– Ornella Bonomo –