Dal 1° luglio il limite per i pagamenti in contanti che attualmente è fissato a 3mila euro diminuirà a 2mila euro.
Tale limite per i pagamenti in contanti è stato stabilito dal decreto n.124/2019 come ulteriore strumento per la lotta all’evasione fiscale.
Il limite comporta che:
- fino a 1.999 euro è possibile effettuare pagamenti in contanti;
- da 2mila euro in su è necessario l’utilizzo di strumenti tracciabili per poter trasferire risorse da un soggetto ad un altro.
Le sanzioni per i pagamenti in contanti vengono commisurate all’effettivo importo della violazione commessa e variano da un minimo di 2mila euro a un massimo di 50mila euro. Per i pagamenti in contanti oltre i 250mila euro le sanzioni aumentano da un minimo di 15mila ad un massimo di 250mila euro.
Occorre precisare che nella violazione sono coinvolti entrambi i soggetti ovvero chi effettua il pagamento e chi lo riceve.
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