Con l’arrivo della stagione estiva è forte il rischio di incendi boschivi e per questo motivo il sindaco di San Pietro al Tanagro, Domenico Quaranta, ha emesso un’ordinanza con la quale impone a tutti gli Enti e ai proprietari di aree agricole non coltivate, di aree verdi urbane incolte, ai proprietari di villette e agli amministratori di stabili con annesse aree verdi, ai responsabili di cantieri edili e stradali, di strutture turistiche, artigianali e commerciali con annesse aree pertinenziali di provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, con la rimozione di ogni elemento che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, provvedendo all’estirpazione di sterpaglie e cespugli, al taglio di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quanto possa essere causa di incendio, mantenendo per tutto il periodo estivo le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi.
Gli interventi di pulizia dovranno essere effettuati entro e non il 25 giugno e in caso di inosservanza sarà facoltà del Comune provvedere d’ufficio. Ai frontisti di strade è stato invece ordinato di provvedere ad un’accurata pulizia dei terreni da ogni residuo vegetale o da qualsiasi materiale che possa favorire l’innesco di incendi e la propagazione del fuoco per una fascia non inferiore a 2 metri dalla strada. E’ vietato accendere fuochi ad una distanza minore di 100 metri dall’abitato, dagli edifici, dai boschi, dalle piantagioni, dalle siepi, dai mucchi di biada, paglia, fieno, foraggio e da qualsiasi altro deposito di materiale facilmente infiammabile. Paglia, sfalci, potature e altro materiale agricolo o forestale naturale non pericolosi, se non utilizzati in agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia, devono essere considerati rifiuti e come tali devono essere trattati. La combustione sul campo di residui vegetali si configura come reato di illecito smaltimento di rifiuti, sanzionato penalmente.
Dal 1° giugno al 30 settembre è vietato, in prossimità di boschi, terreni agrari e cespugli, lungo le strade comunali e provinciali ricadenti sul territorio comunale, accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma ed elettrici per tagliare metalli, usare motori, fornelli o inceneritori che producono faville e brace, fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare pericolo d’incendio.
L’inosservanza dell’ordinanza sarà punita con sanzioni che vanno da 25 euro a 10.329,14 euro.
– Chiara Di Miele –