I Carabinieri della Basilicata hanno effettuato dei controlli delle aziende che, dopo il lockdown, hanno ripreso le loro attività, verificando il rispetto delle regole relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro per contenere l’epidemia in corso.
Alle ispezioni hanno partecipato i rappresentanti dell’Ispettorato interregionale/territoriale del Lavoro e delle Aziende Sanitarie ed i Vigili del Fuoco. Stanno fornendo un rilevante contributo i Carabinieri dei N.I.L. (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Potenza e Matera, la specialità dell’Arma per la tutela del Lavoro, che insieme ai Carabinieri delle Stazioni di ognuna delle 131 comunità della Basilicata, hanno avviato le verifiche in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro al fine di contrastare la diffusione del Covid-19.
Nelle ultime due settimane sono state controllate un centinaio di aziende in tutta la regione ripristinando, in alcuni casi, i canoni di sicurezza anti Covid previsti dalla legge.
In particolare, a Maratea, in alcune aziende che producono calcestruzzo, sono state rilevate la mancanza della segnaletica prevista e della documentazione comprovante la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro, degli automezzi aziendali e degli spazi comuni per la consumazione dei pasti, con la conseguente chiusura temporanea dell’attività.
A Lagonegro, in due centri per la ristorazione collettiva, il datore di lavoro non aveva informato adeguatamente i propri dipendenti sulle procedure da adottare per contrastare la diffusione del virus e non aveva sanificato gli ambienti.
A Potenza, in aziende del settore cartiero, carpenteria metallica ed edile, sono state scoperte infrazioni relative alla mancata sanificazione degli ambienti, la mancata nomina del medico competente e la mancata fornitura di DPI ai lavoratori dipendenti.
A Tito, in un’azienda di telecomunicazioni, il datore di lavoro non aveva provveduto al controllo periodico sull’efficienza dei sistemi antincendio.
– Claudia Monaco –