Continua a persistere a Sant’Angelo Le Fratte il problema relativo alle sospensioni idriche a causa della carenza di acqua nei serbatoi di Acquedotto Lucano.
Nel mese di maggio sono già otto le sospensioni idriche, l’ultima il 18 maggio. Cittadini sul piede di guerra e Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Michele Laurino, che sta cercando ogni soluzione per risolvere la problematica in accordo con Acquedotto Lucano.
Laurino ha emesso una ordinanza dove rende noto che fino al 30 settembre prossimo sarà vietato prelevare e consumare acqua derivata dal pubblico acquedotto per l’irrigazione a annaffiatura di orti, giardini e prati, lavaggio di aree tipo cortili e piazzali, lavaggio privato di veicoli a motore, riempimento piscine, fontane ornamentali e vasche da giardino e per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l’igiene personale.
Nei giorni scorsi i cittadini avevano alzato la voce minacciando di non pagare le bollette e di avviare una vera e propria battaglia per risolvere la problematica relativa alle sospensioni idriche. E’ stata avviata anche una class action tramite la raccolta firme su Google.
“Stiamo cercando di creare meno problemi possibili ai cittadini – ha dichiarato il primi cittadino – Abbiamo installato una valvola centralizzata dove ogni sera dalle 22:30 e fino alle 5:30 del mattino viene chiusa l’acqua, in orari che creano meno problemi, per aiutare il riempimento dei serbatoi”.
Nei giorni scorsi, su richiesta del Comune, diverse autobotti di Acquedotto Lucano e Protezione Civile Gruppo Lucano e Vola hanno raggiunto il territorio. Sulla vicenda è intervenuta anche la minoranza consiliare “Costruisci il tuo futuro”, con il consigliere Gerardo Coppola: “Serve un’amministrazione comunale attenta e vicina alla comunità. Noi proponiamo – ha dichiarato – di alimentare i serbatoi con le autobotti, ridurre il contributo di acqua che alimenta le falde acquifere dell’Acquedotto Melandro e sollecitare Acquedotto Lucano a risolvere la problematica”.
-Claudio Buono-
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