Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm recante le misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in vigore da domani, lunedì 18 maggio. In allegato al decreto che dispone la ripresa di numerose attività del Paese ci sono le modalità relative ai diversi settori interessati.
Negli esercizi commerciali sarà necessario mantenere il distanziamento tra persone, garantire igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno, adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria, ampia accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani, utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento, uso dei guanti nelle attività di acquisto, particolarmente per alimenti e bevande, accessi regolamentati e scaglionati attraverso ampliamenti delle fasce orarie (per locali fino a 40 metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili), informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.
Per ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C, è necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per 14 giorni (non possono essere presenti nel locale più clienti di quanti siano i posti a sedere), negli esercizi che non dispongono di posti a sedere consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro. I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti. Distanza che può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli. La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti. La consumazione a buffet non è consentita. Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani prima di ogni servizio al tavolo, bisogna favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria, la postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche o in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo. I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo e al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati. Per i menù favorire la consultazione online sul cellulare o predisporre menù in stampa plastificata, disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere. La Regione Campania, che riaprirà bar e ristoranti dal 21 maggio adottando linee guida in parte diverse da quelle del Governo, ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo e non tra i commensali. Si resta, quindi, in attesa per la Campania di linee guida ad hoc.
Le strutture alberghiere potranno rilevare anch’esse la temperatura corporea, dovranno garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture. La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche, l’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. Si dovrà garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all’interno della struttura, ogni oggetto fornito all’ospite dovrà essere disinfettato. L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina. Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, mentre per quanto riguarda il microclima è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.
Parrucchieri, barbieri ed estetisti dovranno invece consentire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per 14 giorni, potranno misurare la febbre. La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento, assicurando il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. Dovranno esserci soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti e degli operatori. Eliminare la disponibilità di riviste e materiale informativo di uso promiscuo. L’operatore e il cliente devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina. In particolare per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. L’operatore deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche e utilizzare camici o grembiuli possibilmente monouso. Devono essere assicurate la pulizia e disinfezione delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e delle attrezzature e accessori, l’igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni cliente e la regolare pulizia dei servizi igienici. Favorire il regolare ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria. Sono inibiti, dove presenti, l’uso della sauna, il bagno turco e le vasche idromassaggio. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche o in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante.
Nei negozi al dettaglio e in particolar modo nei supermercati e centri commerciali potrà essere rilevata la temperatura corporea. In caso di vendita di abbigliamento dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce. I clienti devono sempre indossare la mascherina, così come i lavoratori in tutte le occasioni di interazione con i clienti.
L’addetto alla vendita deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idroalcoliche, si deve assicurare la pulizia e la disinfezione quotidiana delle aree comuni, favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
Per spiagge e stabilimenti balneari (anche in questo caso la Campania predisporrà delle sue linee guida differenti) il Governo ha stabilito che: sarà privilegiato l’accesso tramite prenotazione, potrà essere rilevata la temperatura corporea, bisognerà assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni in modo da
garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 metri. Sarà necessaria la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.
Per quanto riguarda le spiagge libere, al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni degli stabilimenti. È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (racchettoni) o in acqua (nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Per gli sport di squadra (beach-volley, beach soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come sacrestie e sagrato. Il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari
che favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Chi accede ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche deve indossare mascherine. Non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C e a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti. Agli ingressi dei luoghi di culto devono esserci liquidi igienizzanti. Le acquasantiere dovranno continuare a restare vuote. Può essere prevista la presenza di un organista, ma non del coro, è vietato lo scambio del segno della pace e la distribuzione della Comunione deve avvenire indossando guanti monouso e mascherina. La celebrazione del sacramento della Confermazione (Cresima) è rinviata.
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– Chiara Di Miele –