“La Regione illustri le ragioni che giustificano l’autorizzazione integrata ambientale alle Fonderie Pisano per i prossimi 12 anni, senza che l’Asl abbia provveduto ad eseguire sopralluoghi o altri adempimenti al fine di verificare l’entità dell’impatto sull’ambiente e, dunque, le possibili conseguenze sulla salute pubblica. Gli unici dati inconfutabili, tutt’oggi, restano quelli che individuano l’azienda, da anni al centro di indagini della magistratura, quale responsabile dei danni ambientali e biologici nella frazione Fratte, area tra l’altro densamente popolata“.
A dichiararlo i consiglieri regionali M5S Michele Cammarano e Vincenzo Viglione, che hanno presentato un’interrogazione sul rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale alle Fonderie Pisano.
“La sensazione è che si sia trattato di un vero e proprio blitz realizzato col favore dell’emergenza Coronavirus, in un periodo nel quale, causa lockdown, ai comitati civici era impedito di poter manifestare il proprio dissenso. La popolazione residente – scrivono Viglione e Cammarano nell’interrogazione – è fortemente preoccupata per i danni alla salute, considerati i risultati degli accertamenti sull’inquinamento da polveri sottili“.
Nelle loro numerose denunce, infatti, molti residenti hanno lamentato allergie e patologie delle vie respiratorie, che sarebbero state provocate dalle esalazioni e immissioni provenienti dallo stabilimento.
– Paola Federico –