A causa del Covid-19 molte imprese hanno dovuto “congelare” la propria attività, in particolar modo quelle che rientrano nei settori della ristorazione, pasticceria, attività ricreative, turismo e uffici aperti al pubblico. Questo ha determinato un peso non indifferente sostenuto dagli imprenditori che operano in tali segmenti di mercato. Ne abbiamo parlato con Peppino Cirigliano che, insieme al socio Ciro Cancro, dirige magistralmente da oltre 30 anni l’impresa Adra di Atena Lucana, azienda leader nel settore del food.
- Il settore della ristorazione e del food in generale ha molto risentito delle restrizioni nazionali a causa della pandemia da Coronavirus. Come ha vissuto l’azienda Adra questo periodo di lockdown?
La nostra azienda ha tre macro-attività, cioè la trasformazione e la produzione di prodotti surgelati, la distribuzione e la vendita nei canali GDO-Normal Trade (Grande Distribuzione Organizzata, ndr), canale Horeca e, infine, gestione logistica per conto terzi. Questa diversificazione ha fatto sì che la nostra attività non si sia fermata del tutto. Abbiamo lavorato in una situazione surreale e piena di difficoltà ed il merito è soprattutto dei nostri collaboratori. Purtroppo, visti gli ultimi investimenti orientati ad un maggiore sviluppo del canale Horeca, non nascondiamo le difficoltà riscontrate a causa del blocco totale delle attività ricettive-ristorative. Siamo preoccupati per gli operatori del settore.
- Come imprenditore crede in una ripresa rapida oppure le aziende italiane faranno fatica a tornare in breve tempo a pieno regime? Pensa che lo Stato abbia un ruolo o responsabilità particolare in questo ambito?
Credo in una ripresa progressiva, non rapida. Ci troveremo di fronte a cambiamenti e nuove esigenze di mercato, andranno affrontati con nuovi progetti e nuovi investimenti. Saranno importanti l’attenzione concreta dello Stato e la vicinanza degli istituti di credito.
- Quali sono i progetti dell’Adra dopo la fine del “periodo Covid-19”?
Io e Ciro Cancro continueremo ad investire nelle nostre attività con l’augurio e la speranza che questa emergenza si dissolva quanto prima e sia portatrice di un vento nuovo, di un miglioramento della qualità della vita e di una crescita politica per ristrutturare uno Stato bisognoso di grandi riforme.
– Maria De Paola –