“Peccato aver perso già un mese in Basilicata sull’utilizzo del plasma dei guariti per curare i pazienti affetti da Covid-19”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata Mario Polese, di Italia Viva che ricorda: “Era il 6 marzo scorso quando chiesi alla Task Force regionale di avviare immediatamente procedure di prelievo ematico sui nostri pazienti guariti lucani, previo riscontro di doppio tampone negativo, con successiva estrazione del plasma, controllo infettivologico di rito e allestimento di sacche da utilizzare immediatamente su pazienti ricoverati”.
“La mia proposta – precisa Polese – nasceva in virtù delle novità scientifiche, pubblicate su autorevoli riviste internazionali, di mettere in atto protocolli, tra l’altro approvati dalla Commissione Fda degli Usa. Purtroppo, in Basilicata tutto è caduto nel silenzio nonostante la stessa idea fosse poi ripresa da altre regioni che in questo periodo hanno ottenuto eccellenti risultati”.
Come ricorda il vicepresidente del Consiglio Polese, la sperimentazione avviata nelle scorse settimana sul plasma dei guariti avviata dal Policlinico San Matteo di Pavia e dall’ospedale Carlo Poma di Mantova ha dato, secondo quanto spiegato dal responsabile dell’Immunoematologia e Medicina trasfusionale del Poma, Massimo Franchini, risultati straordinari.
“Pertanto – conclude Polese – considerato che per ottenere i vaccini, unica vera strada per sconfiggere il Covid 19, serviranno ancora mesi torno a chiedere al Presidente della Regione, Vito Bardi, e al responsabile della Task force regionale, Ernesto Esposito, di attivare il processo per iniziare le procedure di trasfusione di plasma da guariti anche in Basilicata senza più ulteriori rinvii”.
– Paola Federico –