Edmondo Cirielli, Questore della Camera dei Deputati, è nuovamente positivo al Coronavirus.
Cirielli era risultato positivo al Coronavirus già lo scorso marzo. L’aggravarsi delle sue condizioni di salute avevano comportato il ricovero d’urgenza presso l’ospedale “Cotugno” di Napoli. Lo stesso Cirielli, due settimane fa, ha poi annunciato di essere guarito definitivamente.
Si tratterebbe dei primi casi accertati in Italia di doppio contagio da Coronavirus.
“Purtroppo solo per un mio eccesso di zelo e per la disponibilità di un amico che ha un laboratorio ho capito che potevo essere tornato ancora positivo al Covid-19 – spiega lo stesso Cirielli – Infatti per verificare se fossi divenuto immune o se potessi essere ancora infetto, mi sono fatto fare un prelievo del sangue per accertare la presenza degli anticorpi. Senza entrare nel tecnico l’esame ha accertato utilmente che avevo gli anticorpi anti-Covid ma ha anche segnalato la possibilità che l’infezione fosse ancora presente. Così il responsabile dell’ospedale di Scafati per l’emergenza Covid che avevo avvisato ha richiesto all’Asl di Salerno di sottopormi urgentemente ad un nuovo tampone. Devo dare atto che i vertici dell’Asl hanno capito la gravità della notizia. Così ho potuto ripetere il tampone che in maniera tempestiva è stato consegnato in prima mattinata al ‘Ruggi’ di Salerno. E qui non c’è stata la stessa sensibilità perché l’urgenza non è stata più considerata tale. Il test è stato effettuato in un clima anomalo e sospetto che mi riservo di approfondire in una interrogazione parlamentare. Sta di fatto che io sono risultato positivo dopo una lunga attesa e la mia compagna negativa. L’indomani ho chiesto di essere sottoposto nuovamente al test presso il ‘Cotugno’. Qui in maniera rapida hanno confermato che ero positivo ma hanno smentito la negatività della mia compagna risultata anche lei positiva nuovamente. Potete immaginare lo sconforto dopo quasi due mesi dall’inizio della malattia di sapere di essere ripiombato nell’angoscia di una malattia che è ancora sconosciuta di fatto come il mio caso dimostra”.
“Dopo lo sconforto è arrivata anche l’inquietudine per la consapevolezza di essere solo in uno Stato dove funziona bene veramente poco – continua – Ovviamente sono semplicemente in quarantena e non sotto cura perché lo Stato non si preoccupa. E sapete perché non mi cura? Perché non ci sono medicine. Ma vi sembra normale che tutti sbandierano scoperte e cure miracolose ma in realtà si procede sulle cavie umane? Alla fine di tutto ciò forse serve che si ammali uno noto come me. Almeno la notizia è più rumorosa e il popolo capisce in che mani siamo e che questo Stato è da rifondare”.
– Claudia Monaco –