“In queste settimane abbiamo ascoltato De Luca illustrare un piano socio-economico della portata di 900 milioni di euro, fatto di soli annunci che non si sono ancora tradotti in misure concrete. E più della metà della quota dei fondi che sarebbero stati appostati per finanziare questo piano, ben 623 milioni, vanno riprogrammati e riorganizzati”.
Così il consigliere regionale Gennaro Saiello del Movimento 5 Stelle, nel suo intervento nel corso del Consiglio regionale della Campania.
“Sono stati tanti i proclami annunciati a favore di interi comparti produttivi – spiega – ma sono stati dimenticati i settori che, pur rimasti aperti nel corso dell’emergenza, hanno continuato a sostenere costi vivi a fronte un inevitabile drastico calo degli affari. Si tratta di microimprese a cui è stata preclusa la possibilità di fare richiesta ai fondi messi a disposizione e che chiediamo di includere con una modifica immediata dei bandi in questione”.
“Tagliate fuori dalla possibilità di chiedere i sussidi le start up nate dal primo gennaio a marzo di quest’anno – denuncia Saiello – Ad oggi sono centinaia le attività produttive che aspettano risposte. Tante le proposte depositate a favore di categorie tenute fuori dai programmi di aiuto. Abbiamo chiesto un bonus di 500 euro per gli operatori occasionali dello spettacolo che non avendo partita Iva sono stati privati della possibilità di accedere agli incentivi. Senza dimenticare i taxisti, i parrucchieri, i barbieri e gli ambulanti, tutti finiti nel dimenticatoio”.
“Ci auguriamo che le proposte depositate – conclude – siano tenute in considerazione e che nel confronto siano coinvolte anche le associazioni di categoria che fino a questo momento non hanno avuto modo di interagire con nessuno”.
– Claudia Monaco –