“Cerchi un congiunto? Forniamo alberi genealogici certificati“. E’ quanto scritto su un cartello affisso da questa mattina sulla porta del Museo del Cognome di Padula.
La trovata, sicuramente goliardica, è del Fondatore e Direttore del museo Michele Cartusciello che ha voluto rispondere in maniere simpatica ai tanti che in questi giorni si stanno chiedendo cosa sono ma soprattutto chi sono i congiunti.
Dal Governo sono state forse ampie ma non completamente esaustive le risposte. Parenti, fidanzati ma con un rapporto stabile, fino all’ultima spiegazione arrivata oggi direttamente dal viceministro della Salute Sileri ovvero “Anche gli amici sono affetti stabili quindi rientrano anche loro tra i congiunti“.
“La mia idea viene dalla geneologia per quarti, ovvero la tavola degli ascendenti – spiega Cartusciello -. Sarebbe un’elevazione a potenza di 2. Ovvero, ogni individuo ha 2 genitori, 4 nonni, 8 bisnonni, 16 trisnonni, poi 32 e così via. Alla decima generazione ogni persona ha 1.024 antenati. Quindi, soprattutto nei nostri paesi, è facile che ci ritroviamo ad essere tutti parenti senza neanche saperlo“.
“La mia trovata è goliardica sì, ma potrebbe anche essere una vera soluzione – afferma Cartusciello -. Se per vedermi con gli amici del mio paese scopro un antenato in comune sarei anche in regola con le direttive del Governo più di quanto lo siano due fidanzati. Comunque la nostra lingua consente di avere molte possibilità di gestione. Congiunto, in particolare, è sicuramente un aggettivo più vasto rispetto a parente“.
Il Museo del Cognome di Padula ha un archivio che comprende ben 4 generazioni del Vallo di Diano ed è inoltre un museo didattico: Michele Cartusciello infatti spiega anche agli avventori come affrontare la ricerca geneaologica. Non resta altro che contattarlo per risalire ai propri antenati e quindi scoprire tutto il proprio albero genealogico.
– Paola Federico –