“Tante famiglie si trovano, a seguito delle necessarie misure precauzionali assunte, in grave difficoltà, in particolare le donne rischiano di pagare più di tutti un prezzo altissimo nel post Covid-19 se non saranno adeguatamente rappresentati i loro bisogni sia dal punto di vista occupazionale che retributivo, di conciliazione e sostegno alle responsabilità di cura e assistenza”.
Lo ha detto la Presidente della Commissione Regione Basilicata Pari opportunità, Margherita Perretti, evidenziando poi che “alle soglie della fase due, con le scuole ed i nidi chiusi, si pone per le donne un effettivo problema di conciliazione tra lavoro e famiglia”.
“Se il Governo nazionale lo consentirà – afferma Margherita Perretti – la richiesta ai Comuni lucani ed alla Regione, ciascuno per le sue competenze, è di approntare con immediatezza per i mesi da maggio a settembre, in collaborazione con il mondo del volontariato ed il terzo settore, un’organizzazione di spazi, preferibilmente all’aperto, nei parchi, ma anche utilizzando cortili, aule, palestre, in cui ospitare piccoli gruppi di bambini, intrattenuti da educatori, evidentemente nel rispetto di un protocollo di sicurezza sanitaria. Inoltre, nella nostra regione, dove c’è carenza di scuole dell’infanzia, potrebbe essere la buona occasione per sperimentare i micronidi familiari o aziendali, ‘antivirus’ per definizione, potendo ospitare fino ad un massimo di cinque bambini. L’invito è a non limitarsi a misure tampone emergenziali, bensì a cogliere l’occasione per una programmazione innovativa del nostro sistema del welfare che migliori la qualità della vita nella nostra regione e, al contempo, tuteli i diritti delle donne e dei minori”.
“Noi donne abbiamo dato un importante contributo in queste settimane – conclude la Presidente dell’organismo consiliare – sopportando e gestendo situazioni complesse, ma adesso vogliamo tornare sui luoghi di lavoro, riaprire le nostre aziende, riavviare le nostre attività”.
– Claudia Monaco –