“Una nuova politica del turismo che, a partire dagli interventi imposti dall’emergenza Covid-19, colga l’impulso per centrare finalmente gli obiettivi della destagionalizzazione e diversificazione dei flussi turistici“. È quello che propongono la deputata Anna Bilotti e il consigliere regionale Michele Cammarano (Movimento 5 Stelle), in due lettere indirizzate rispettivamente al ministro del Turismo e dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e all’assessore della Regione Campania al Turismo, Corrado Matera.
“I numeri della crisi sono imponenti – affermano -. In Campania si prevedono quest’anno 7 milioni di presenze in meno. Solo nei mesi di aprile e maggio si conta che mancheranno in Italia 20 milioni di turisti rispetto allo scorso anno“.
“Siamo all’anno zero“, commentano Bilotti e Cammarano chiedendo che già con le prossime misure economiche in favore degli operatori turistici si affrontino non solo l’attuale situazione emergenziale ma anche i nodi di una necessaria strategia di rilancio.
Per gli interventi a carico della Regione il consigliere Cammarano propone in particolare due misure: “La prima che incentivi le famiglie affinché scelgano per le proprie vacanze le nostre aree interne, i nostri piccoli comuni e i nostri agriturismi secondo parametri di carico turistico che rapportino la capacità ricettiva alla popolazione residente. La seconda volta ad allargare la misura a qualunque destinazione regionale, anche le più blasonate, ma a condizione che l’incentivo venga speso in periodi di bassa stagione. Incentivare le presenze turistiche nei mesi che vanno da novembre a marzo potrebbe essere un modo per recuperare, almeno in parte, i fatturati persi in questo periodo“.
Tra gli obiettivi dei due esponenti M5S, quello di superare gli aspetti che finora hanno condizionato in negativo l’offerta campana e nazionale: la stagionalizzazione e la rigidità dei flussi.
“Come decisori politici abbiamo in primo luogo il dovere di incentivare nuovi modelli di comportamento, di consumo e di viaggio – sottolineano Bilotti e Cammarano – coerenti con le esigenze sanitarie del post Covid-19, in grado di stimolare un turismo diffuso che controbilanci i sovraffollamenti e le diseconomie derivanti dall’overturismo. Riscoprire in questa fase un’altra Italia vorrebbe dire rianimare e ripopolare le nostre aree interne e i nostri territori rurali per farci trovare pronti con nuovi prodotti una volta che la crisi sarà passata“.
– Paola Federico –