“La nostra regione parrebbe tra le prime a candidarsi per la cosiddetta Fase 2. Tradotto in parole povere, ad oggi, il ciclone della pandemia non attecchisce più, e se lo fa, lo fa con numeri estremamente ridotti“. Lo ha comunicato questo pomeriggio il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.
“Dire grazie a tutti coloro che operano nella sanità regionale è facile, scontato e stantio – afferma Bardi -. Insieme all’assessore Leone e alla mia Giunta, ci impegneremo a dare all’intero sistema una riforma che valorizzi le splendide professionalità esistenti. Ovviamente questo però non ci deve far dimenticare che il Covid-19 ha lasciato dietro di sé una scia di morti alle famiglie dei quali va il mio affettuoso cordoglio. Si tratta però ora di guardare avanti e di prepararci insieme alla ripartenza. Innanzitutto, dal punto di vista sanitario“.
L’ospedale da campo che in queste ore sta per essere montato, dono del Quatar e indirizzato alla Basilicata dal ministro Speranza, è preposto a svolgere proprio questa funzione di presidio anti Covid. L’ospedale, una volta ultimato in tutti i suoi componenti, aiuterà da subito la ripresa delle normali attività i due presidi di Potenza e Matera e sarà usato proprio in funzione di una possibile seconda ondata del virus che i medici dicono credibile nel prossimo inverno. Gli altri riferimenti ospedalieri da quello di Venosa, di Lagonegro alla Val D’agri, come è ovvio, ritorneranno alle loro naturali funzioni ma saranno implementati rispetto al nuovo piano sanitario.
“A brevissimo partirà la campionatura del comune di Moliterno – sottolinea il Governatore -, per dare dati alla comunità scientifica italiana per capire come si sia potuto sviluppare il virus, e quali sistemi bisogna mettere in campo per debellarlo. Ho sentito molte polemiche sulla tenuta e sulla gestione dell’emergenza sanitaria frutto di un pregiudizio malevolo nei confronti della mia amministrazione per cui si arriva al paradosso. Se capita una cosa buona lo si deve alla fortuna, se c’è un problema è colpa della incapacità mia e della Giunta. Dobbiamo invece ora, tutti quanti insieme, pensare a una possibile riapertura delle nostre attività e sia pure con una socialità ridotta, almeno nei primi tempi, dobbiamo concentrarci sul riavviare a breve termine le nostre attività economiche“.
La Giunta ha approvato alcuni provvedimenti a favore delle fasce deboli, dei professionisti e delle piccole imprese:
- un fondo sociale “Covid card” che ha toccato oltre 9mila nuclei familiari e che ha coinvolto ad ora 22mila lucani con una disponibilità del fondo che ammonta a 3 milioni e 550mila euro;
- il progetto “Basilicata assistenza volontaria ai bisognosi”, sono stati forniti alle Caritas diocesane 301mila euro per permettere acquisti di beni di prima necessità per chi non ha nessun tipo di appoggio familiare e 560mila euro per la distribuzione delle eccedenze alimentari sempre in collaborazione con le arcidiocesi diocesane e con il volontariato.
Un’alta fascia estremamente colpita è stata quella delle partite iva, dei professionisti, per i quali la Regione ha pensato ad un contributo una tantum di 1.000 euro per chi ha dichiarato un reddito complessivo inferiore ai 30mila euro annuo.
“Una misura tampone che serve però a rimarcare l’attenzione che questa Giunta ha per tutte le categorie produttive – continua Bardi -. Così come pure abbiamo deciso di stanziare 3milioni e 880mila euro per le società cooperative per un prestito a lunga scadenza che permette loro di affrontare questo momento di difficoltà. Abbiamo messo a disposizione delle Piccole e Medie Imprese e delle partite iva 9 milioni di euro, serviranno a finanziare prestiti fino a un massimo di 30mila euro per ammodernare la propria attività. Insomma, come governo regionale non abbiamo solo pensato a mettere in sicurezza la salute di tutti noi lucani ma sin da subito abbiamo iniziato a programmare la cosiddetta Fase 2“.
La Regione Basilicata ha chiesto al Governo nazionale che ci sia un protocollo unico per la mobilità interregionale, per il sistema dei trasporti pubblici, sul turismo e sulla riapertura degli uffici pubblici e privati.
“La Basilicata c’è ed è pronta – dice Bardi – È pronta l’FCA di Melfi, con il suo indotto, è pronto il comparto dell’agro alimentare, è pronto il settore turistico. Aspettiamo però regole certe per tutti alle quali ci adegueremo. Possiamo guardare con ulteriore ottimismo al nostro futuro. Certo non riprenderemo subito la nostra, il nostro modo di stare insieme ma finalmente usciremo dalle nostre case e riprenderemo a guardarci negli occhi anche se bardati di mascherine e semmai con i guanti però ritorneremo a riappropriarci delle nostre vie e delle nostre piazze. Forza, ancora un po’ di pazienza. Insieme ce la faremo“.
– Paola Federico –