“Chiedo di valutare l’opportunità di una deroga al divieto di uscire per i conduttori dei piccoli campi, convinto che la coltivazione degli orti familiari, così come la cura del piccolo vigneto o del piccolo oliveto, condotte nel rispetto delle dovute misure di sicurezza legate al Covid-19, assume un valore sociale ed ambientale di particolare rilievo, soprattutto in questa delicata e difficile fase che, pur tra tanti problemi, ci sta insegnando che il valore della terra è un bene essenziale che tutti noi dobbiamo contribuire a custodire e ad implementare”.
La richiesta è da parte del Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta ed è contenuta in una lettera indirizzata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Considerate le numerose richieste che in questi giorni vengono fatte a tutti i sindaci riguardo le attività agricole, Accetta ha deciso si indirizzare la nota al Governatore per chiedere provvedimenti.
“Questa Comunità Montana opera sul vasto comprensorio di 14 Comuni membri – dice Accetta -. È una zona prettamente montana e protetta, ad alta valenza ambientale per la ricchezza e la peculiarità delle risorse naturali ed dove il settore agro-silvo-pastorale ha caratterizzato in passato e caratterizza tutt’ora l’uso del suolo. Anche nel Vallo di Diano il settore agricolo ha subito un ridimensionamento; le aziende e gli addetti sono sempre meno e quelle che resistono sono caratterizzate da invecchiamento degli operatori, scarso ricambio dell’assetto strutturale, gestionale e organizzativo. Le attività zootecniche non vivono un periodo felice ed è in forte crisi l’agricoltura pedemontana e di montagna”.
L’attuale scenario agricolo del Vallo di Diano vede la predominanza e la diffusa presenza di piccole unità colturali (piccoli campi) che normalmente attestano al di sotto dell’ettaro di superficie. È quindi particolarmente diffusa una forma di agricoltura in continua espansione che è quella cosiddetta “part time” alla quale non sono legate vere e proprie imprese ma che viene utilizzata per apportare vantaggi all’economia familiare e alla qualità del territorio nel suo insieme.
“Questa forma di agricoltura svolge un ruolo strategico a livello locale – scrive il Presidente Accetta -. Rappresenta l’unico mezzo per contrastare l’abbandono colturale ed è elemento indispensabile per mantenere vivi i comprensori agricoli, per conservare tradizioni produttive, conoscenze e saperi, ma anche paesaggi straordinari come piccoli oliveti e vigneti”.
È quindi forte la preoccupazione di tanti cittadini del Vallo di Diano che, pur non svolgendo l’attività di imprenditore agricolo o di agricoltore a tempo pieno, denotano un amore ed un attaccamento forte ai propri orti o ai piccoli campi i quali, in questo periodo, necessitano di essere puliti e messi in coltura.
“Come Presidente della Comunità Montana intendo farmi interprete di questo diffuso sentimento e di questa obiettiva esigenza – afferma Accetta – che si manifesta sull’intero territorio del Vallo di Diano”.
– Paola Federico –