“In riferimento ad alcune reazioni consegnate ai social circa l’orientamento di noi parroci di Sala Consilina per le prossime feste religiose delle nostre Parrocchie, preso atto a malincuore che non sono state comprese pienamente, da parte di alcuni, le intenzioni e le motivazioni che ci hanno orientato a scrivere il testo in questione, con questa nota aggiuntiva chiariamo che ci siamo preoccupati unicamente di dare una risposta ad alcune richieste e sollecitazioni che ci erano pervenute“. Così intervengono don Domenico, don Gabriele, don Luciano, don Michele che, attraverso una lettera alla comunità dei fedeli, avevano annunciato di aver rimandato a data da destinarsi le Prime Confessioni e Comunioni e annullato la celebrazione di feste civili e religiose a Sala Consilina, considerata l’emergenza sanitaria che si sta vivendo in queste settimane.
Una decisione che, però, ha suscitato anche le reazioni polemiche di alcuni. Tra questi anche l’Associazione APDS – agenti, produttori, e artisti dello spettacolo che ha mostrato di non gradire la decisione dei parroci di Sala Consilina.
“Data la situazione attuale d’incertezza, – spiegano i quattro sacerdoti – ci sentiamo e viviamo in piena comunione con tutti voi nell’auspicare sollecita e opportuna soluzione alle problematiche in questione. Confermiamo che è lontanissimo da noi con l’orientamento suddetto volere assolutamente pregiudicare le attività economiche delle professioni coinvolte nei festeggiamenti. Saranno inoltre rispettate tutte le disposizioni che il Governo Italiano e la Conferenza Episcopale concorderanno a partire dal 13 aprile“.
– Chiara Di Miele –
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