Lettera dei parroci di Sala Consilina ai propri fedeli.
Carissimi fedeli, stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Il Coronavirus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, i tempi del quotidiano, quelli delle celebrazioni e della nostra stessa vita comunitaria parrocchiale. Ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo.
Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che il Signore ci guiderà sempre (cf., Isaia 58,11).
Come sacerdoti e parroci delle nostre comunità salesi, avvertiamo e viviamo noi stessi, insieme a voi, tutto il disagio di questo tempo, che siamo chiamati ad affrontare nella fede per evitare che lo scoraggiamento o altri stati d’animo dannosi alla nostra vita possano prevalere.
Ci avviciniamo alla Settimana Santa, il tempo più Santo dell’anno liturgico, tempo nel quale desideriamo essere ancora più uniti tra di noi e insieme al Signore Gesù che vivrà per noi ciò che poniamo al cuore di ogni celebrazione eucaristica – il Mistero della Sua Passione, Morte e Risurrezione – che vogliamo rafforzi in ciascuno e in tutti l’impegno a vivere con ancora più Passione la nostra esistenza di uomini e di cristiani.
Nel frattempo, sappiamo che per contrastare la diffusione del Coronavirus, accogliendo il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (entrato in vigore l’8 marzo scorso) sull’intero territorio nazionale sono state sospese in forma pubblica tutte le cerimonie civili e religiose. In questo senso, rendendoci prossimi a ogni uomo e a ogni famiglia del nostro territorio salese e uniformandoci a quanto dichiarato dal nostro Vescovo diocesano, abbiamo comunemente convenuto, che:
- la celebrazione delle prime confessioni e delle prime comunioni dei nostri fanciulli (che per tutte le parrocchie di Sala Consilina erano previste a partire dalla prima domenica di maggio – NdR)è rimandata a data che al momento non possiamo prevedere, tutto dipenderà dall’evoluzione del virus e dalle indicazioni che le autorità legittimamente ci consegneranno.
- la celebrazione delle feste civili e religiose presenti nelle nostre parrocchie è annullata, fino a quando l’evoluzione del virus e le indicazioni delle autorità non disporranno diversamente. In questo senso, si invitano tutti coloro (ad es., nei comitati festa) che avessero già preso accordi con privati o altri soggetti (ad es., banda, fuochi pirotecnici, luminarie, cantanti o altro…) in vista della realizzazione delle suddette feste, di annullare ogni accordo preso.
Considerate tutte le difficoltà che stiamo vivendo, tra cui, prioritarie, quelle di natura economica delle famiglie e anche delle nostre parrocchie, nel momento in cui sarà possibile riprendere il percorso ordinario delle nostre comunità, ci sentiamo in dovere di indicare a tutti che prevalga l’autentico spirito religioso con cui, almeno per quest’anno, vogliamo che si vivano le nostre feste, per cui – sempre se e quando la situazione lo permetterà – vivremo unicamente il momento religioso delle medesime (Santa Messa e processione senza segni esteriori lungo il percorso), privilegiando il carattere penitenziale e insieme il ringraziamento al Signore per l’aiuto fondamentale che ci dona costantemente, anche e soprattutto in questo tempo di comprovata fragilità.
Uniti nella preghiera, vi rinnoviamo la nostra vicinanza e sostegno, restando costantemente a vostra disposizione, i vostri parroci: don Domenico, don Gabriele, don Luciano, don Michele.