“Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell’emergenza. Oggi abbiamo superato 13.155 decessi, questa è una ferita che mai potremo sanare. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di risparmiarvi i sacrifici a cui siete sottoposti. Si iniziano a vedere gli effetti delle misure restrittive fin qui adottate, ma non possiamo ancora abbracciare una prospettiva diversa”.
Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante una conferenza stampa in cui ha comunicato di aver firmato un nuovo DPCM, annunciato già questa mattina dal ministro Speranza, che proroga l’attuale regime delle misure, così come state disposte, fino al 13 aprile.
“Vi chiediamo un ulteriore sforzo, ma – sottolinea – se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare queste misure, tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani. Pagheremmo un prezzo altissimo, perché saremmo costretti a ripartire di nuovo da capo. Non ce lo possiamo permettere. C’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole. Vorrei ricordare che abbiamo disposto sanzioni severe perché non ci possiamo permettere che le responsabilità di alcuni possa comportare un danno nei confronti di tutti”.
Il Presidente Conte a tal proposito ha chiesto rispetto nei confronti di coloro che ogni giorno rischiano la propria salute, come il personale medico, gli operatori sanitari, che sono più direttamente esposti ai focolai di contagio, a tutti i lavoratori che quotidianamente vanno a lavoro mandando avanti il Paese.
“Mi dispiace che queste misure capitino in un momento particolare, una solenne festività, la Pasqua – afferma il Presidente Conte -. È un momento di condivisione, di pace, di amore, ma saremo purtroppo costretti ad affrontare anche questi giorni con questo regime restrittivo. Questo sforzo ci consentirà di iniziare a valutare, con le raccomandazioni dei nostri esperti, una prospettiva. Nel momento in cui i dati inizieranno a consolidarsi inizieremo a programmare un allentamento delle misure, una fase 2, quella di ‘convivenza’ con il virus, misure che pian piano portano alla fase 3, l’uscita dall’emergenza e il ripristino della normalità”.
– Paola Federico –