“La vicende dei 32 pazienti che da una casa di cura di Sala Consilina sono stati trasferiti al Campolongo Hospital, per indicazione dell’Asl, e nel rispetto di un’accordo Ragionale, è una vicenda che va chiarita. Riteniamo, per onestà intellettuale, intervenire e far sentire la nostra voce in una vicenda dove forse troppa disinformazione è stata fatta, talvolta per mancanza di conoscenza della materia, talvolta per mero protagonismo, talvolta ancora per l’apparire a tutti i costi”.
Così il sindacato Uil-Fpl sull’ormai noto trasferimento dei 32 anziani da Sala Consilina al Campolongo Hospital.
“Non stiamo qui a ripetere il dramma che sta investendo il Servizio Sanitario Nazionale con gli ospedali pubblici al collasso – continua il sindacato – non stiamo qui a polemizzare con la politica che negli anni passati alla Sanità ha solo tolto. Siamo qui, consapevoli e responsabili nel prendere atto che ‘al fronte’ ci siamo e bisogna combattere. L’unico e fondamentale aspetto che a noi interessa è la tutela degli operatori sanitari”.
“Ci siamo assicurati e rassicurati che la struttura Campolongo Hospital avesse ottemperato a tutte le direttive dell’ Asl in merito alla prevenzione e alla messa in sicurezza dei lavoratori – spiega ancora il sindacato – abbiamo verificato tutti gli ausili di prevenzione, abbiamo preso visione dell’isolamento ambientale dell’area destinata al ricovero dei pazienti, abbiamo (a distanza e protetti) assistito all’arrivo delle ambulanze, alle manovre di accesso e alla tempestiva sanificazione che veniva fatta. Abbiamo chiesto alla Direzione Sanitaria e Generale della struttura verso la quale non si nutre nessun dubbio sull’ottemperanza e osservanza delle norme di prevenzione e contenimento di tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione. Abbiamo conosciuto le nuove figure professionali che fanno parte dell’organico del Campolongo Hospital. Tutto questo lo abbiamo fatto non per ricevere applausi o lodi ma per rispetto ai lavoratori tutti, ai pazienti e ai loro familiari”.
– Claudia Monaco –