Lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte da parte del sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio.
Egregio Presidente Giuseppe Conte, la strategia ormai acclarata che il Suo governo sta seguendo e applicando è quella che promuove la gradualità delle iniziative e degli atti, delle ordinanze e dei decreti. Comprendo che tutti siamo impreparati quando veniamo coinvolti da un evento così straordinario come una pandemia, ma al contempo la popolazione, spaventata e angosciata, aspetta che la classe governativa sappia adottare le opportune misure per contrastare l’avanzata del virus.
A mio avviso, le misure intraprese non sono sufficienti né efficaci.
Le scrivo da cittadino e da Sindaco di un paese del sud. Lei sa bene che se il virus dovesse manifestarsi al sud come è avvenuto nelle regioni del nord, il sistema sanitario e socio-assistenziale non potrà mai reggere per le ben note carenze organizzative, strutturali e del personale.
Va dunque necessariamente e ineluttabilmente contrastata la propagazione del virus. Ora, domani sarà già tardi. Ora. E l’unico modo è quello di chiudere tutto adesso. Non gradualmente domani e poi dopodomani o tra una settimana, ma adesso. Le persone non potranno reggere a lungo questo stato di restrizione e tanti sono i cittadini disposti ad accettare la chiusura totale oggi piuttosto che una lenta limitazione prolungata per settimane.
Non reggeremmo, per il numero di contagi e quindi di malati che continuerebbero a crescere, e non reggeremmo in termini di stabilità sociale. Le persone hanno ben chiaro il limite psicologico del 3 aprile, ma sappiamo bene che quella data non corrisponde alla soluzione del problema. Forse, per quella data, e stando alle statistiche, non avremo raggiunto nemmeno il picco massimo dei contagi.
Si senta forte della disponibilità dei cittadini: chiuda tutto oggi, chieda pazienza per 3 settimane e sconfiggiamo definitivamente il COVID-19. Ne beneficeremo tutti, ne beneficerà l’economia, ne beneficerà la stabilità sociale.
Siamo come lei in trincea e assistiamo impotenti all’avanzata del mostro invisibile. Chiudiamolo fuori, tronchiamogli le gambe e salviamo centinaia e migliaia di persone rispondendo così a una delle nostre, reciproche, più alte responsabilità: la salute dei nostri cittadini.
– Giancarlo Guercio –