C’è sempre più preoccupazione in Italia per la paura da contagio dal virus Covid-19. Sono tante le domande dei cittadini così come aumenta sempre di più il panico e la paura. Del problema ne abbiamo parlato con il dott. Bruno Masino, docente di Epidemiologia, Igiene e Problemi prioritari, già Direttore Sanitario dell’ASP di Villa D’ Agri, provando a fare chiarezza su alcuni aspetti.
- Come si diffonde il Covid-19?
La modalità di trasmissione di questo virus è quella aerea con contatto ravvicinato. È trasmesso con goccioline di secrezioni delle vie aeree e di saliva, che possono prodursi a seguito di tosse, starnuti, ma anche parlando e che possono investire un’altra persona ad una distanza inferiore ai due metri. Il virus può penetrare attraverso la mucosa congiuntivale. Inoltre, se un oggetto o una superficie risultano contaminati da goccioline emesse con colpi di tosse o starnuti, da soggetti che sono affetti dalla Covid-19, può verificarsi che un’altra persona possa, toccando tali oggetti e superfici, contaminare le mani che, portate involontariamente alla bocca, alla mucosa nasale o alla mucosa congiuntivite potrà causare la penetrazione dei virus nell’organismo provocando l’infezione;
- Come distinguere la tosse da “infreddatura” da quella da nuovo Coronavirus?
La sintomatologia della malattia Covid-19 è caratterizzata da febbre anche elevata, che può superare i 39° C che compare in più del 90% dei malati. Questo vuol dire che nella quasi totalità dei casi vi è febbre. La tosse, in genere secca e non produttiva, si rileva nel 45-80% dei casi, secondo le diverse descrizioni scientifiche, raramente è produttiva, cioè con escreato. Non è facile distinguere ed avere un orientamento diagnostico sulla base del solo sintomo “tosse”. Per la diagnosi occorre il rispetto del criterio epidemiologico e del criterio clinico. La diagnosi di certezza la si ha con la positività del test Real Time PCR;
- Mangiare cinese o ricevere una lettera o un pacco dalla Cina può essere pericoloso?
Non vi sono evidenze in merito. In tal senso giungono anche le indicazioni del Ministero della Salute e delle Organizzazioni sanitarie internazionali come l’OMS. Lo stesso decalogo del Ministero della Salute ha sempre riportato che i prodotti made in Cina e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi. Bisogna, pertanto, stare tranquilli ed evitare allarmismi e psicosi.
- Essendo un’infezione simile all’influenza, possiamo aspettarci un declino entro la prossima estate? Oppure la situazione potrebbe rientrare a breve?
Da un punto di vista epidemiologico e clinico la Covic-19 ricorda molto l’influenza e le sindromi influenzali. Oggi non è possibile prevedere quale sarà l’evoluzione temporale perché dipende da diversi fattori. Infatti bisogna considerare la modalità di contagio e bisogna tenere in considerazione il tasso di riproduzione che esprime la capacità di diffondersi ai soggetti suscettibili. In media, ogni soggetto infettante, statisticamente, infetta più di due persone. Fin quando questo valore non scenderà ad un livello inferiore ad 1 il virus circolerà in misura maggiore ed i soggetti infettati saranno sempre di più;
- Le mascherine servono davvero?
Il decalogo dell’Oms e del Ministero della Salute suggerisce di usare mascherine solo se si ha il sospetto di essere ammalato o se si assiste una persona malata. La mascherina aiuta a ridurre la diffusione del virus, unitamente alle altre misure comportamentali come la corretta igiene delle mani che deve durare almeno 20 secondi. Sulle mascherine ci sarebbe molto da dire da un punto di vista tecnico. Mi limito a dire, per brevità, che non tutte le mascherine sono uguali e, quindi, non proteggono allo stesso modo. Anche le modalità con le quali vanno indossate sono molto importanti in quanto, per essere efficaci, devono aderire perfettamente al contorno viso.
In conclusione, il dott. Masino precisa: “Bisogna abbassare i toni sull’argomento, i decessi in Cina ci hanno spaventato. Tutti devono essere collaborativi. È importante che la gestione avvenga con una regia nazionale unica evitando contrapposizioni tra livello centrale e livello regionale. L’informazione ai cittadini deve essere univoca e basata su dati certi“.
– Claudio Buono –