Una nuova polemica, relativa al posizionamento sul Lungomare Italia della statua della Spigolatrice, tiene banco nella piccola cittadina di Sapri. Secondo molti, infatti, l’installazione di un’altra statua sarebbe solamente un dispendio di soldi dato che una riproduzione della Spigolatrice è già presente in città, più precisamente sullo scoglio dello Scialandro.
Netta a tal proposito però è apparsa la posizione del sindaco Antonio Gentile. “Ho saputo di idee contrastanti sul posizionamento di un nuova statua della Spigolatrice – ha dichiarato -. Da un punto di vista affettivo può sembrare strano che venga realizzata un’altra statua, ma sicuramente sarà un’attrazione per i turisti che sono impossibilitati a raggiungere lo scoglio dello Scialandro. Il tempo darà ragione a questa intuizione che avvicinerà il centro della città all’immagine della Spigolatrice. Un ringraziamento a tal proposito va alla Fondazione Grande Lucania e al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per il contribuito economico elargito per la sua realizzazione“.
Ma le polemiche non finiscono qui. L’Amministrazione Gentile, infatti, negli ultimi giorni è stata chiamata in causa anche per l’annullamento della stagione teatrale del Cineteatro Ferrari. La società organizzatrice, infatti, subito dopo l’inizio degli spettacoli ha informato la cittadinanza dell’annullamento della stessa per problemi tecnico burocratici, tra i quali figurerebbe anche la mancata conclusione dell’Amministrazione Gentile dell’iter per la definitiva agibilità della struttura per i 500 posi previsti.
“Per quanto riguarda la differenza tra capienza della struttura e licenza di utilizzo – afferma Gentile – i numeri sono sempre gli stessi, quelli contenuti nell’appalto sottoscritto con la società che attualmente gestisce il cinema. Sicuramente c’è una discordanza tra la capienza e il titolo di concessione ma non penso sia questa la motivazione che ha portato all’annullamento della stagione teatrale perché in altre occasioni la struttura è stata utilizzata senza alcun problema“.
– Maria Emilia Cobucci –