Ci sono 10 bidelli di Salerno tra i 19 collaboratori scolastici precari della Campania indagati per i reati di falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.
A riportarlo è “Il Mattino“; i falsi diplomi con punteggi altissimi sono stati utilizzati per lavorare come bidelli nelle scuole di Pistoia. I bidelli hanno così ottenuto un incarico a tempo determinato nelle scuole toscane dichiarando un diploma di qualifica fasullo emesso da scuole paritarie campane, nello specifico anche salernitane.
Gravi le irregolarità nelle graduatorie di terza fascia del personale Ata nel Pistoiese per gli anni scolastici che vanno dal 2017 al 2020. I Carabinieri hanno individuato alcuni istituti scolastici paritari della Campania, accertando che quest’ultimi avevano rilasciato illegittimamente diplomi di qualifica professionali col massimo punteggio, consentendo effettivamente agli utilizzatori di scavalcare diverse posizioni in graduatoria.
Le indagini hanno coinvolto, per gli accertamenti, scuole paritarie situate a Nocera Inferiore, Agropoli, San Marco di Castellabate, Nola e Santa Maria Capua Vetere. Tra i 19 indagati ci sono anche bidelli che hanno presentato certificati di servizio irregolari che fanno riferimento a incarichi a tempo determinato mai prestati in istituti scolastici e per giunta non coperti dai contributi Inps. Si tratta del secondo scandalo in pochi mesi. A ottobre altri 20 bidelli salernitani erano finiti nei guai e indagati dalle Procure di Verona, Padova e Venezia, ovvero nelle province dove sono scattati i primi accertamenti. L’Ufficio scolastico della Campania ha collaborato negli ultimi mesi con le scuole del Pistoiese sulle segnalazioni di diplomi di qualifica sospetti. Da gennaio 2019 ad oggi sono più di 47 i bidelli salernitani finiti nella rete dei controlli incrociati delle Procure di mezza Italia, dalla Toscana al Veneto passando per la Lombardia. Nel mirino collaboratori che avevano dichiarato diplomi di qualifica professionale triennale non regolari, talvolta contraffatti ed erogati da scuole non più parificate.
Il Provveditorato di Salerno ha collaborato attivamente con le scuole e con gli inquirenti. La maggior parte dei bidelli ha presentato un diploma emesso da una scuola fantasma, cioè una scuola che non ha mai avuto l’autorizzazione ad emettere titoli di scuola paritaria.
– Paola Federico –