Il comitato Se non ora quando-Vallo di Diano si unisce allo sdegno generatosi all’apprendere che tra i 24 concorrenti alla prossima kermesse del Festival di Sanremo sarà presente anche Junior Cally, un cantante che nelle proprie canzoni inneggia allo stupro, alla tortura, al femminicidio.
“Poiché riteniamo che la Rai debba svolgere una fondamentale funzione nel contrasto alla violenza contro le donne, – affermano dal comitato – occorre evitare che faccia da cassa di risonanza nazionale ed internazionale a chi veicola messaggi che invece sono finalizzati a istigarla. Conseguentemente invitiamo ad inviare il seguente testo di protesta a com_rai@camera.it, con tanto di cordiali saluti e firma”.
Per Se non ora quando-Vallo di Diano, così come per la maggior parte delle persone che in queste ore stanno protestando contro Junior Cally, firmando diverse petizioni, “è vergognoso che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi come queste:’Lei si chiama Gioia, beve poi ingoia. Balla mezza nuda, dopo te la dà. Si chiama Gioia, perché fa la tr*ia, sì, per la gioia di mamma e papà’, ‘Questa non sa cosa dice. Porca tro*a, quanto ca**o chiacchera? L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa. C’ho rivestito la maschera‘, ‘state buoni, a queste donne alzo minigonne’, ‘me la chi*vo di brutto mentre legge Nietzche’, ‘ci scopi*mo Giusy Ferreri [la cantante ndr]’, ‘lo sai che fotti*mo Greta Menchi [una influencer, ndr]’, ‘lo sai voglio fott*re con la Canalis [la conduttrice ndr]’, ‘queste put**ne con le Lelly Kelly non sanno che fott*no con Junior Cally’“.
“La RAI – concludono – dovrebbe svolgere un ruolo importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne. Ma quanto meno esigo possa evitare di fomentarla dando spazio a questi ‘cantanti’“.
– Chiara Di Miele –