Ancora un caso di violenza in corsia si è verificato con l’aggressione subita dal personale dell’ospedale di Salerno.
Un medico, un infermiere ed altri operatori sanitari sono stati aggrediti nel reparto di Pneumologia dai parenti di un paziente deceduto.
Giunge repentino l’appello della Uil Fpl provinciale che chiede subito presidi di Polizia nelle strutture sanitarie. “Al Ruggi non basta un’unica portineria centrale per controllare il flusso dei visitatori” affermano dalla sigla sindacale.
La segreteria provinciale della Uil Fpl, insieme alle delegazioni aziendali del comparto e dell’area medica e della Dirigenza sanitaria, esprimono solidarietà al personale aggredito vilmente nell’esercizio di un ruolo professionale delicato e di alta valenza sociale.
Il sindacato chiede al Presidente della Regione di estendere anche al “Ruggi” la richiesta effettuata al Ministero dell’Interno di presidi di Polizia nel plessi ospedalieri campani. Nel contempo ribadisce quanto già più volte richiesto alle dirigenze dell’Azienda di creare una portineria per fabbricato nel “Ruggi” essendo del tutto impossibile controllare il flusso dei visitatori con un’unica portineria centrale.
Solidarietà anche dal presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Salerno Cosimo Cicia. “Ormai è un bollettino di guerra – afferma -, è diventata una consueta e drammatica abitudine l’aggressione verbale o fisica nei confronti degli operatori sanitari. Gli infermieri sono quelli che maggiormente subiscono aggressioni. Ci tengo a ricordare che la violenza è un fenomeno odioso che lede il patto di fiducia tra operatori sanitari e pazienti e mette a rischio la continuità delle cure. Dalle ingiurie verbali alle percosse e alle spedizioni punitive anche di gruppo, è molto ricco e variegato il catalogo delle modalità e degli strumenti di offesa. Confidiamo nel ministro della Salute, Roberto Speranza, affinchè il ddl Aggressioni venga calendarizzato alla Camera quanto prima“.
– Chiara Di Miele –