“Incapaci!”. Inizia così un manifesto pubblico della minoranza consiliare del Comune di Aquara firmato da Pasquale Brenca, Rosaria Corvino e Franco Martino. “Dopo circa 18 mesi e più di Amministrazione Marino/Luciano – scrivono i tre consiglieri – si registrano solo parate propagandistiche effimere e nessuna seria azione amministrativa concreta ed utile per il paese“.
Secondo l’opposizione sarebbero diverse le “incapacità” della maggioranza che nel manifesto vengono elencate punto per punto. Tra queste la mancata riapertura di Via Fermi. “Non sarà così facile sanare l’errore tecnico-progettuale da cui nasce quella strada; – si legge – quell’opera, se pure riaperta, manterrà sempre criticità importanti tali da renderla pericolosa perchè progettata e realizzata senza tener conto delle norme tecniche e funzionali previste per la costruzione delle strade. Un altro danno amministrativo ereditato dall’Amministrazione Luciano che è la testimonianza della inefficienza amministrativa e della non oculata gestione di risorse pubbliche“. Riguardo al verde pubblico la minoranza parla di un vero e proprio “disastro ambientale con degli interventi scellerati nella pineta comunale. Disastro che il presidente di un’associazione costituita a tutela della montagna (Uncem), il Vicesindaco di Aquara, avrebbe dovuto evitare in tutti i modi. Si ricorda che di punto in bianco senza i dovuti permessi e senza alcun progetto e programmazione si è assistito al taglio di quasi 150 piante allocate nella pineta lasciando dietro di sè uno scempio ambientale senza precedenti, nonchè 3000 euro di multa elevata dal Corpo Forestale dello Stato per taglio indiscriminato e senza permessi in zona protetta“.
“Incapaci di portare a compimento il Centro Lontra – continuano – presentato ai tempi come il volano della crescita e dello sviluppo economico e turistico del territorio. Nell’ultima campagna elettorale veniva invece indicato come un centro medico polivalente da realizzare nei primi 100 giorni. Ma dopo 18 mesi non si vedono nè lontre nè centro medico! Sono solo andati in fumo un miliardo delle vecchie lire e tanti anni di chiacchiere e illusioni“.
La minoranza passa poi in rassegna il Piano Urbanistico Comunale, il servizio scuolabus sul quale “la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo“, la gestione di manutenzione pubblica e pulizia del cimitero ed il mancato accorpamento della scuola all’Istituto Comprensivo di Roccadaspide.
“Dopo tutti questi passi indietro – scrivono Brenca, Corvino e Martino – i nostri amministratori si giustificheranno sempre tirando in ballo i debiti in cui verserebbe l’Ente. A fronte di queste criticità non si sono fatti alcuno scrupolo ad aumentarsi e percepire le indennità di carica per Sindaco e assessori“.
“Ma – concludono – sono stati però capaci di ritagliare la figura di un Sindaco assente, ovvero domenicale! Da oltre 18 mesi non abbiamo un Sindaco presente nelle Giunte comunali e partecipe dei problemi e della vita di questa comunità. Governare un paese dovrebbe essere un onore, non è un obbligo dettato dal medico nè un tesserino da mostrare nelle occasioni ufficiali. Se non si ha voglia o tempo meglio restare a casa ricordando che questo onore va mantenuto e ossequiato con il doveroso rispetto. Quello che non manca ad Aquara però sono le festicciole e i festini allegri per surrogare macroscopiche assenze. Aquara ha bisogno di un’Amministrazione con una visione organica, con maggiore attenzione al progresso e al futuro dei giovani, con una missione che non tradisca la responsabilità e il coraggio di amministrare. Basta con chi vuole riempirci solo la bocca e la pancia! Abbiamo bisogno di chi riempie il futuro!“.
– Chiara Di Miele –