C’è l’opera di un lucano tra le oltre 2000 dell’edizione 2019 del premio e concorso nazionale dedicato a Giuseppe Gioachino Belli, poeta italiano scomparso a Roma nel 1863, autore dei “Sonetti romaneschi”, composti in vernacolo romanesco.
Si tratta di Antonio Brienza di Marsicovetere, di 29 anni. La sua opera inedita, denominata “Dal tenebroso abisso rifiorir nuova vita“, risulta essere tra le 15 migliori su oltre 2000 presentate da 784 partecipanti provenienti da tutta Italia. La cerimonia finale dell’iniziativa è avvenuta nella Sala Protomoteca in Campidoglio, dopo che la giuria, presieduta dal sindaco Virginia Raggi, ha avuto modo di visionare i tanti lavori presentati. L’iniziativa ha visto anche il patrocinio di Roma Capitale, della Regione Lazio e della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
“Sono davvero orgoglioso per questo risultato – ha dichiarato Antonio Brienza – ed estremamente felice. La mia opera ha suscitato l’interesse della commissione su tanti partecipanti ed ho gareggiato al fianco di docenti universitari e poeti di caratura nazionale ed internazionale. Estremamente fiero di portare alto il nome della piccola comunità di Marsicovetere anche all’interno dell’ambito artistico e letterario nazionale, in cui mi sono cimentato con profondo interesse ed estremo piacere, nonché di innalzare il livello reputazionale della Lucania“.
Tanta l’emozione nel ricevere il diploma al merito del premio nazionale nell’incantevole Sala Protomoteca in Campidoglio. Brienza, che ha vinto anche altri concorsi nazionali, risulta essere il più giovane dirigente di un centro multifunzionale per l’infanzia d’Italia.
– Claudio Buono –